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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Non c’è da entusiasmarsi per la vittoria, i problemi restano tutti”

Redazione

GIANCARLO DOTTO: “La partita di ieri è stata bellissima perché è stata imperfetta. Ieri sera Dzeko, soprattutto nel prima tempo, è stato straordinario. Ieri ha fatto finalmente quello che ci aspettavamo, se giocasse sempre al 70% del primo tempo di ieri sarebbe un acquisto meraviglioso. C’è poco però da entusiasmarsi, i problemi restano tutti. Resta il mercato fallace, la rosa corta, ridotta ancora di più da Spalletti che non crede assolutamente in alcuni giocatori. Salah ha fatto una partita straordinaria, gli è mancato solo il gol. Ieri si è dimostrato che la squadra può essere importante anche senza Totti. Strootman oggi è il vero leader della Roma. Mi piacerebbe molto vedere Salah vicino a Dzeko".

FEDERICO NISII: “Bisogna uscire dalla logica per cui tutto quello che dicono o fanno i tifosi è giusto. Dzeko è stato sostenuto tanto ma quando sbagliano va riconosciuto. Le parole di Spalletti di oggi mi fanno capire quanto soffrisse il momento, e questa cosa non mi fa stare tranquillo, visto che lui dovrebbe essere quello che ha in mano la situazione. Per me se Florenzi non fa il terzino, nella Roma a parte qualche rara occasione gioca poco. A gennaio serve un centrocampista assolutamente. Gerson con Spalletti non gioca, farebbe meglio a trovare una sistemazione".

GIANLUCA PIACENTINI: “Ieri Dzeko ha fatto una grande partita. Ha giustificato anche i tifosi che sono andati ad aspettarlo a Fiumicino. La cosa che non mi piace del gesto di De Rossi è il doversi creare sempre un nemico e dover sempre rispondere a chi non è d’accordo. Totti questa cosa all’inizio della carriera la soffriva molto, adesso l’ha superata meglio rispetto a De Rossi. Le parole di Spalletti mi fanno sperare per il futuro, visto che ha detto che ancora la squadra sta al 60%. Spero di non vedere mai più Florenzi dietro la linea del centrocampo. Ieri sembrava un giocatore diverso, più sicuro. Tra lui e il Perotti delle ultime partite farei giocare sicuro Florenzi".

ALESSANDRO AUSTINI: “L’esclusione di Nainggolan? Ieri Spalletti ha dimostrato che si possono vincere le partite senza di lui. Al momento se il belga non sta bene, non è indispensabile che vada in campo per forza. Per il tipo di ruolo che gli vuole far fare Spalletti, deve essere al 100%. Spero che in Nazionale venga gestito al meglio e si gestisca lui stesso, senza fare come Vermaelen. Mi auguro che Nainggolan utilizzi una certa prudenza. Ieri mi è piaciuta tanto l’aggressività messa in campo dalla Roma che, insieme alla preparazione tattica della partita, è quello che mi ha colpito di più. Ci sono stati nuovamente degli errori: la fase difensiva, ed il fatto che ancora una volta la squadra si è schiacciata troppo. Ieri però la Roma è stata squadra, cosa che era mancata a Torino”.

UBALDO RIGHETTI:Di ieri mi è piaciuto tantissimo il lavoro a centrocampo, l’aggressività sugli avversari che non ha dato respiro. La squadra è stata in grado di annullare Icardi che ha avuto zero occasioni da gol. Salah mi è piaciuto molto perché, nonostante i gol sbagliati, ha fatto un gran lavoro sporco e di disturbo, così come Perotti”.

GABRIELE ZIANTONI:Ieri c’è stata un po' la sagra degli errori in mezzo al campo. Gran bella partita, con una Roma che ha interpretato veramente bene la gara. De Rossi? Ieri ha giocato una delle migliori gare degli ultimi anni”.

RICCARDO “GALOPEIRA” ANGELINI:Quella di ieri è una bella vittoria della Roma, ha vinto la squadra più forte e la Roma lo ha dimostrato. Il migliore in campo? Il mio è Daniele De Rossi. Totti? Servirà sempre, dentro e fuori, perché non sarebbe giusto dire che la migliore partita della stagione è stata fatta senza di lui. La Roma non può essere Totti e Totti non può essere il salvatore della Roma”.

DARIO BERSANI:Ripartiamo da una prestazione mentale e fisica prima ancora che tattica. Questi 3 punti sono arrivati perché la Roma ci ha fatto vedere un volto diverso. Credo che la Roma abbia sentito un certo senso di responsabilità guardando la classifica prima della partita, ma, al contrario delle altre volte, non si è rattrappita. Ora si riparte da una classifica che dice una verità lampante: dal Napoli all’Inter stanno tutte lì. È tutto da giocare e da decidere”.

AUGUSTO CIARDI:Stavamo tornando a vedere lo Spalletti che guardava per terra, invece ieri c’è stata questa reazione collettiva e lo sguardo del tecnico è cambiato. Credo che ieri la Roma prima di entrare in campo abbia guardato la classifica, sentendo un certo senso di responsabilità”.

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