CARLO ZAMPA: “Al momento la Roma non è al pari dei top team europei ed un giocatore è normale che tentenni di fronte a grandi offerte. L’adeguamento contrattuale di Nainggolan non implica inevitabilmente la permanenza del giocatore. Al momento la Roma è considerata un punto di partenza e non un punto di arrivo, spero che in futuro possa diventarlo. Il dopo Sabatini? Non è sbagliato che sia Baldini a scegliere il nuovo ds, ovviamente su input di Pallotta”.
rubriche
‘RADIO PENSIERI’, SAVELLI: “La situazione sul rinnovo di Nainggolan è strana”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
ALESSANDRO CRISTOFORI: “Si può anche pensare di rinnovare Nainggolan per poi venderlo l’anno prossimo. Se gli si dà un determinato ingaggio, bisognerebbe capire quanto possa durare ancora a questi livelli. Una cifra del genere non la darei ad un mediano".
IACOPO SAVELLI: “La situazione sul rinnovo di Nainggolan è strana. Non vorrei che si faccia come con il rinnovo di De Rossi: un rinnovo di contratto alto per un giocatore che basa molto sulle proprie forze fisiche. Da quello che mi è stato riferito a giugno-luglio, non c’era bisogno di rinnovare il contratto al belga, un contratto rinnovato circa un anno fa. La strada non è quella giusta per diminuire il monte ingaggi. I club del calibro della Roma, Napoli ma anche Juve, non hanno modo di trattenere i giocatori se si presentano club stranieri con ingaggi monstre”.
FABIO MACCHERONI:“Il rinnovo di Naiggolan? Per me i club devono puntare sul rispetto del contratto da parte del giocatori/e. Quello che è successo con Pjanic, con l’inserimento della clausola, è stata una debolezza del club. Si è venduto un giocatore a cifre più basse rispetto al suo valore. Spalletti deve avere voce in capitolo sulla scelta dei giocatori e della squadra, per ora alla Roma non è stato così. L’allenatore deve scegliere se prendere o meno un giocatore”.
ALESSANDRO VOCALELLI: “Mi auguro che il prossimo ds abbia autonomia ed un pedigree internazionale per essere indipendente. Spalletti? Non è Capello, Mancini o Mourinho. È un ottimo allenatore di campo, che non può però fare il manager. Non è nelle sue caratteristiche. Spalletti è andato a riempire dei ruoli che non sono i suoi. Per il campionato, dopo la Juventus, personalmente vedo la Roma come la squadra dai valori migliori. Per ora ha buttato via punti”.
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/VOCALELLI-06-OTTOBRE-2016.mp3
MASSIMILIANO MAGNI: “Dal mio punto di vista non mi sembra giusto che un allenatore con un contratto in scadenza scelga il direttore sportivo, per me dovrebbe essere scelto dalla società. Una società forte dovrebbe scegliere i propri uomini. A differenza ad esempio della Juventus, Spalletti non ha dei punti di riferimento all’ interno della società".
PAOLO FRANCI: “Per me è ridicolo che la scelta tecnica sulla squadra non la faccia l’allenatore. Il direttore sportivo deve comprare giocatori chiesti dall’allenatore. Se poi intendiamo il ruolo del ds come prima è sbagliato, il ds ormai è un ibrido, metà direttore e metà aziendalista. La purezza di quel ruolo ormai non esiste più. Il ds lo deve scegliere l’allenatore”.
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/FRANCI-06-OTTOBRE-2016.mp3
MASSIMO CECCHINI: “Chi dovrebbe scegliere il prossimo ds? In questo momento dovrebbe sceglierlo tutta la vita la società. L’allenatore deve allenare, al resto pensa la dirigenza. Non vedo inoltre perché un allenatore che non chiarisce sul proprio futuro debba avere in mano le chiavi del mercato. Spalletti è stato richiamato alla Roma solo per fare il tecnico”.
UGO TRANI:"Contratto De Rossi? E' una situazione anomala, dipende molto da Spalletti. Ha sempre pensato di chiudere la carriera a Roma e l'arrivo del figlio credo gli abbia fatto passare la voglia di trasferirsi oltreoceano. Stasera fa 108 presenze con la Nazionale, deve valutare ciò che ha fatto in carriera. E' una domanda da girare all'allenatore, il rendimento dell'ultimo periodo è ottimo e lo tengo, ma se poi si rivede quello visto contro il Porto allora bisogna ragionarci sopra. Spalletti influenzerà molto la campagna acquisti e credo abbia un ottimo rapporto con Sabatini. In molti grandi club alcuni allenatori hanno dovuto vedersi smontare il loro staff, vedi Conte al Chelsea, ma a Roma Spalletti incide molto sotto questo aspetto. Il successo della Juve è dovuto dal comportamento di squadra, se la Roma non tocca i giocatori dalla panchina e le riserve imparano solo guardando giocare i titolari fissi, allora non si migliora. La situazione terzini io l'avrei risolta chiedendo in prestito Darmian al Manchester United, che ancora non ha giocato neanche un minuto in campionato".
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/TRANI-06-OTTOBRE-2016.mp3
ALESSANDRO ANGELONI:"Contro la Spagna prendere una bastonata rischia di essere pericoloso per un ct ad inizio avventura, ed è rischioso far giocare gli stessi giocatori sia contro le Furie Rosse che contro la Macedonia. L'atmosfera non è la stessa dell'Europeo, non credo ci sia un gruppo unito che va d'accordo, è difficile fare squadra. Ruediger lo vorrei vedere centrale, terzino solo in caso d'emergenza eanche se comunque è meglio di Florenzi. La Roma dovrà attaccare il Napoli, deve giocare a testa alta. Giocare al San Paolo e aspettare non è una cosa positiva perché tanto in porta loro ci arrivano: servirà una gara di personalità e andare ad attaccare alti"
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/ANGELONI-06-OTTOBRE-2016.mp3
MARCO CASSETTI:"Sarà testa a testa fino alla fine tra Roma e Napoli. I giallorossi qualitativamente sono più forti, ma il Napoli gioca un calcio migliore. La partita mi preoccupa contro i partenopei mi preoccupa. De Rossi va tenuto, è un ragazzo che ci tiene alla maglia, è un tifoso in campo. Ha più senso d'appartenenza di tutti, perché non tenerlo se può ancora dare tanto?"
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/CASSETTI-06-OTTOBRE-2016.mp3
LUCA VALDISERRI: "Spero che De Rossi rimanga, può ancora dare tanto a questa maglia. La Roma però tra i contratti di Strootman, Manolas e Nainggolan ha troppa carne al fuoco. Ciò che è importante è tenere quei giocatori che sono dei leader e che hanno voglia di rimanere a lungo".
http://www.retesport.it/wp-content/uploads/2016/10/VALDISERRI-06-OTTOBRE-2016.mp3
ROBERTO INFASCELLI:“Non capisco perché De Rossi si porti dietro una valanga di polemiche e di leggende. Io che sono innamorato della Roma e dei giocatori che hanno dato tutto per questa maglia, perché ricordare De Rossi con barba e cicatrici e altre scemenze? Di Bartolomei è stato rivalutato dopo, io non farei così con De Rossi. Per me è follia pensare che sia un giocatore finito: non dico di fargli fare 50 partite, ma sicuramente potrà dare un contributo importante. Io non sono sempre stato d’accordo con il pensiero di De Rossi, ma è uno che dice le cose in faccia. Io credo nel De Rossi calciatore”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA