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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “Indispensabile trovare il sostituto di Dzeko a gennaio. Non mi affiderei a Kalinic”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Oggi è importante che sia tornato in gruppo Kalinic, che darà sicuramente la possibilità a Dzeko di tirare il fiato. Per il suo modo di essere però il bosniaco vuole giocare sempre, e lo ha dimostrato più volte in queste stagioni quando è sceso in campo anche con condizioni non perfette. Smalling ha manifestato in più occasioni la volontà di restare e nei prossimi giorni ci saranno ancora contatti con gli agenti inglesi. La Roma vuole portare a casa questa conferma. Goldman Sachs ha avuto mandato proprio dalla Roma di cercare investitori. Che siano poi investitori di minoranza o di maggioranza verrà valutato".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Roma a differenza della Lazio ha una rosa che può permetterle di giocare su più fronti. Sugli undici i biancocelesti sono migliori, mentre se allarghiamo ai 13/14 ho più dubbi. Ciò non toglie che a gennaio farei qualcosa, soprattutto perché non si può rimanere solo con Dzeko in avanti. E' indispensabile cercare un centravanti per lo sprint Champions. Non mi affiderei a Kalinic. Pallotta non è obbligato a mollare, quindi se vuole fare cose migliori che si faccia sentire e soprattutto vedere di più qui a roma. Se questa operazione non andrà in porto, Pallotta dovrà fare un cambiamento di rotta a prescindere dalla situazione stadio".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Al momento Smalling è il migliore della Roma, ma quello che sta facendo ad oggi non basterebbe per il quarto posto. Lazio e Cagliari vincono anche in trasferta, mentre la Roma qualche passo falso lo ha fatto, come con il Parma. Serve qualcosa in più soprattutto lontano dall'Olimpico".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La linea guida del club dovrebbe essere quella di acquistare giocatori fino a 27 anni, poi di lì in poi prenderli solo in prestito. Per lui la società potrebbe fare una eccezione. Il Manchester lo valuta 17/18 milioni e Petrachi vorrebbe vedersi scalata la cifra dei 3 milioni di prestito dalla valutazione totale. A Trigoria c'è ottimismo per la buona riuscita della trattativa. Ci sarà un incontro tra la Roma e gli emissari del giocatori e nel frattempo si tratta con il club inglese".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Roma ha vinto la partita che doveva vincere, anche se non è mai scontato farlo. Il Brescia è stato poca cosa, non ho mai avuto la sensazione che il risultato fosse in discussione. C'era sempre la sensazione che i giallorossi avrebbero poi preso il controllo della situazione, nonostante il risultato alla fine del primo tempo. Ora i distacchi su Napoli e Atalanta cominciano ad avere un peso".

Dario Bersani (NSL Radio - 90,0) :Mancava il gol di Dzeko ma non mi ha mai preoccupato questa squadra nella fase offensiva. Ci ha pensato Zaniolo a sostituire il bosniaco quando era a digiuno. Se avessi un uomo migliore di Kalinic preferirei far riposare Edin, speriamo comunque che il croato si possa riprendere, come ha ben fatto Pastore. Smalling ci ha messo niente a prendersi la Roma. In difesa i giallorossi hanno due giocatori arrivati da poco che nonostante non abbiano giocato sempre insieme come coppia, sono riusciti a raggiungere una chimica che non ha nessun altro duo difensivo in Serie A. Stanno bene sia nell’area della loro squadra sia in quella avversaria e i gol di ieri lo testimoniano perfettamente”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport – 101,5): “Do atto a Fonseca che riesce a dare la scossa che manca ai giallorossi. Non mi esalto della prestazione collettiva di ieri, se la partita non si fosse sbloccata in quel modo, sarebbe diventata difficile. Smalling, Veretout e Pellegrini mi tirano però su il morale. Florenzi ha giocato abbastanza bene, continuo a pensare che con Spinazzola al 100%, il capitano continuerà a fare panchina. Ieri la partita non era facile per Florenzi, poteva innervosirsi, ma ha giocato tranquillamente e gli do atto di essersi dimostrato un signore in questo ultimo mese di chiacchiere sul suo conto. La scossa a livello mentale è arrivata da Fonseca, la Roma ha sempre avuto difficoltà nell’approccio in queste partite semplici, vedi col Parma. L’atteggiamento mentale è da correggere e non riguarda solo i giovani ma anche i più grandi. Voglio uno Dzeko più incazzato, voglio rivederlo bomber. Sicuramente grazie a Pellegrini e Mkhitaryan ritornerà l’attaccante cattivo che ci aveva abituato ai gol negli ultimi tempi. Adesso la Roma non si può permettere di sottovalutare gli avversari, sia in campionato che in Europa League. Kluivert nell’ultimo mese ha avuto una retromarcia improvvisa. E’ un ragazzo che appena fa una o due partite buone si sente all’altezza di quei giocatori che invece le fanno da anni. Ha troppa stima di sé stesso. Se l’olandese non farà vedere qualcosa nella prossima verrà probabilmente sorpassato da Under o Mkhitaryan”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport – 101,5): “Diawara ha fatto una partita normale, sufficiente. Nel ruolo che lui ricopre non ha dovuto fronteggiare tutti questi fenomeni ieri. Il 'cazziatone' di Fonseca nello spogliatoio è la prova della mano dell’allenatore che riesce a motivare i suoi giocatori in campo. Nel primo tempo i giallorossi un po' svogliati nella ricerca dell’ultimo passaggio, negli inserimenti. Nel secondo entrano in campo con tutta un’altra voglia, ho visto una squadra brillante. Bellissimo gol di Mancini. Ritorno positivo di Dzeko, Veretout ottimo, Florenzi positivo e diligente, anche se sa essere più pericoloso sotto porta rispetto a ieri. Nota negativa: Kluivert non mi continua a piacere, tutto fumo e niente arrosto. Da questo momento in poi speriamo che i 'cazziatoni' di Fonseca siano preventivi. Il difetto di mentalità non è da poco. E’ difficile trovare motivazioni contro le piccole ma è li che si vede la grande squadra. Non percepisco il fuoriclasse con Kluivert, non è calcisticamente molto intelligente. Sicuramente ho visto Under più sul pezzo: intanto quando tira in porta la prende, Kluivert continua a fare sempre nelle stesse cose. Mi aspettavo una dichiarazione di Pallotta negli ultimi giorni, dopo tutte le cose che sono successe. Mi fa pensare che stia già con un piede e mezzo fuori dalla Roma. Le voci che lo vedono con una quota di minoranza restare nella Roma non le capisco, chi verrà porterà avanti un progetto completamente diverso”.

Carlo Zampa (Nsl Radio e Tv – 90.0): “Il problema di Florenzi è quello della fase difensiva, ieri non è stato sollecitato sotto questo punto di vista ed è stato più libero. Io sono convinto che nelle gerarchie di Fonseca Spinazzola sia il titolare in quel ruolo, tutto dipende dalle sue condizioni fisiche. Smalling e Mancini sono una delle coppie più forti degli ultimi anni. L'ex Atalanta sta stupendo tutti, è cresciuto molto nella personalità, è uno dei migliori in assoluto della Roma. Giovedì Zaniolo giocherà perchè salterà la sfida di Verona, a centrocampo hai gli uomini contati con Veretout e Diawara. Il Basaksehir sta facendo bene in campiponato e si ritrova incredibilmente primo in Europa League, è vero che la Roma è stata danneggiata ma la partita contro il Wolfsberger l'avrebbe dovuta vincerla”.

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo – 92.7): “Io non mi aspettavo una partita semplice con il Brescia, ha fatto faticare squadre importanti come l’Inter e il Napoli. Noto con piacere che Fonseca riesce a cambiare la partita nell’intervallo, è una grande qualità. Secondo me i giocatori fanno quello che vuole l’allenatore, non lo fanno per tutti i 90 minuti e con continuità, devono giocare meglio il primo tempo. Le reazioni positive in allenamento durante questo periodo di Florenzi hanno fatto ricordare ai tifosi che gli vogliono bene. Lui è un giocatore che mette sempre tutto in campo. Legato alla vicenda Totti sono felice del silenzio di Pallotta… è evidente che il presidente abbia perso la voglia di stare vicino alla squadra, sta alla larga dalla Roma , non si sente bene accetto. La trattativa con Friedkin è già ben avviata”.

Ubaldo Righetti (Tele Radio Stereo – 92.7): “Fonseca vuole la squadra viva, dinamica, aggressivi, concedendo anche del campo all’avversario, accettando l’uno contro uno. Florenzi ha dato un grande segnale alla squadra e anche all’ambiente. Io che sono il capitano e non gioco, si è allenato sempre più forte di tutti e senza dire una parola fuori posto”.

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo – 92.7): “Quella tra la Roma e il Basaksehir non è una partita di calcio, ci sarà bisogno di una grande attenzione. E’ un problema di clima generale, per l’attesa che si respira per il match, non succederà nulla di pericoloso. Dzeko non è un grande colpitore di testa, il migliore era Cristante che purtroppo si è infortunato. Perotti non si diverte quando gioca? Siamo noi che non ci divertiamo quando lo vediamo. Non mi interessa cosa Totti farà nel futuro, ma non credo volesse fare il dirigente non ho capito la sua scelta. E’ un ruolo difficile per il quale sono necessarie determinate caratteristiche, che in lui non riscontro”.

Angelo Mangiante (Nsl Radio e Tv – 90.0): “Florenzi ha sentito un problemino al polpaccio e a fine primo tempo ha detto a Fonseca di mandare a scaldare Santon. L’allenatore lo avrebbe sostituito comunque. Smalling e Mancini mentalmente sono molto lucidi, intelligenti, carichi di energia. Mancini vuole sempre migliorare, si rivede le partite giorno e notte. A Roma si pensava che non si potesse giocare più a calcio dopo l’addio di Manolas… Il titolare in basso a destra per Fonseca è Spinazzola non Florenzi, ieri c’era il Brescia, l’ultima in campionato. L’ex Juve garantisce più fisicità, nelle partite più importanti giocherà lui".

Fabio Petruzzi (Nsl Radio e Tv – 90.0): “Io credo che con la partita di ieri non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi, hai fatto un bruttissimo primo tempo. E’ importante rimanere vicino alla Lazio e allungare su Napoli e Atalanta, quindi i 3 punti ce li teniamo stretti. Smalling non pensavo fosse così forte. Florenzi a me è piaciuto tanto, perché la sua partita era più difficile, perché aveva gli occhi di tutti puntati addosso. Non capisco vista la prestazione perché non giocava… penso allora che ci sia stata una discussione con Fonseca. La prestazione di Dzeko è stata sottotono, lui è grande calciatore ma è particolare, le migliori giocate le fa a centrocampo”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattina – 104.5): “Smalling è stato il protagonista di ieri. La Roma ha asciugato il suo gioco, segna spesso da palla in attiva e l’esempio è proprio il centrale inglese. La fase difensiva della Roma è di grandissimo livello, è difficile fare gol a Mancini e Smalling, che sono due dominatori in area di rigore“.

Furio Focolari (Radio Radio Mattina – 104.5): “Fonseca ha capito di aver sbagliato, almeno per quanto riguarda Florenzi e Santon. Il capitano della Roma ha fatto una buona partita ed è uscito tra gli applausi del suo pubblico. Io non vedevo Mancini come centrocampista, non ho dubbi sul fatto che insieme a Smalling formino una grandissima coppia”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattina – 104.5): “L’intervista di Totti non è piaciuta alla società della Roma. Arriveranno delle dichiarazioni di Pallotta come risposta e il presidente di Boston non molla il club. Vorrebbe che la gente romanista lo aiutasse a fare lo stadio, senza infatti è dura competere a alti livelli”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina – 104,5): "Sento tanto entusiasmo per la coppia dei difensori centrali della Roma, ma non sono d'accordo. Nel primo tempo hanno concesso due occasioni limpide a Donnarumma e anche Torregrossa ha fatto quello che voleva. Non sono stati davvero da 7 e da 8.... La Roma ha fatto il minimo per portare a casa i tre punti, va bene così".

Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5): "Io vedendo il mercato della Roma parlavo di squadra pronta per il futuro e invece Mancini, Smalling e Verotout sono i protagonisti del presente. Anche l'allenatore ha messo del suo, cambiando e adeguandosi al calcio italiano dove conta prima non prenderle".