rubriche

‘RADIO PENSIERI’, MAIDA: “Stadio? La Roma e Pallotta hanno le mani legate”

Redazione

PIERO TORRI: "Sembra Penelope che tesse la tela di giorno e la disfa la notte. Trovo vergognoso il fatto che si parli da tre anni dello stadio della Roma e solo oggi la sovrintendenza dei beni culturali ci viene a spiegare dell'impatto paesaggistico di Tor di Valle? Mi fanno schifo tutti".

ADRIANO SERAFINI: “A Roma c'è sempre stata una divisione su tutto, ma non capisco come sia possibile che per qualche tifoso lo stadio nuovo non sia necessario. Il rinnovo di De Rossi sarà una cosa molto semplice, lui non è il classico giocatore che se sta giocando bene va a battere cassa alla dirigenza. Vermaelen è stato veramente molto sfortunato, ma è arrivato a Roma già infortunato”.

UBALDO RIGHETTI: “Con lo stadio di proprietà c'è la spinta in più del pubblico che ti fa prendere punti in più e ti porta a vincere i trofei. De Rossi è sempre stato uno che divide, soprattutto per ciò che dice. E' normale che in una carriera può capitare che si gioca male per un periodo a causa di infortuni o fraintendimenti con il tecnico ma De Rossi ha sempre saputo rialzarsi; in campo è fondamentale".

RICCARDO 'GALOPEIRA' ANGELINI: “A me la questione dello stadio sta molto a cuore poiché porterebbe nelle casse della Roma moltissimi introiti e sarebbe importantissimo per i tifosi, per non parlare della crescita del club".

AUGUSTO CIARDI: "A De Rossi negli ultimi anni è solamente mancata la condizione fisica, in particolare quella muscolare, niente di più".

DARIO BERSANI: "Non capisco quelli che criticano De Rossi, magari può giocare male qualche partita, ma c'è gente che gli rema contro sperando che non rinnovi il contratto... Sono assurde queste cose".

Potresti esserti perso