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‘RADIO PENSIERI’, MAIDA: “Entro l’anno mi aspetto il main sponsor. Il merito è di Gandini”

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...

Redazione

ROBERTO MAIDA: "Credo che siamo arrivati ad un momento in cui le cose si stanno muovendo per quanto riguarda il main sponsor. Il merito è anche di Gandini che è stato decisivo nel convincere la proprietà ed il management che forse il brand della Roma è stato sopravvalutato nel corso degli anni. Secondo me sta portando una ventata di umanità a questa società che si era un po' persa e penso che attraverso il suo intervento la Roma possa perdere quel pizzico di sana presunzione, che nel tempo è diventata sempre meno sana, e possa arrivare ad un livello più congruo a quelle che sono le aspettative attuali. Io credo che entro l'anno solare arriverà un main sponsor. Soltanto il tempo potrà lenire il dolore della immane tragedia di Ciro Esposito, e spero che il calore del tifo organizzato possa trasmettere quel messaggio di pace che possa aiutare a distendere il clima".

IACOPO SAVELLI:Spalletti non è un allenatore che si adatta all’avversario. Per me Dzeko gioca sempre, non è una cosa da mettere in discussione. Credo che al San Paolo la Roma scenderà in campo con lo stesso 11 che ha sfidato l’Inter, l’unico dubbio che ho è uno: Florenzi sulla fascia con Salah dietro a Dzeko. Penso che la squadra di Spalletti non perderà: rivedremo più l’atteggiamento di Firenze che quello visto contro l’Inter”.

FABIO MACCHERONI:La Roma quest’anno non ha mai dato l’idea di essere uguale a qualcosa che abbiamo già visto, sarà interessante capire come scenderà in campo a Napoli. Io credo che al San Paolo rivedremo qualcosa dall’ultima partita. Di fronte all’imprevedibilità del Napoli, credo che Spalletti scelga la strada più sicura”.

PAOLO FRANCI:Nella Roma è in atto una svolta importante dal punto di vista degli equilibri e delle prospettive. Gandini? Per la prima volta Pallotta sceglie un uomo che è stato tanto tempo nel calcio per gestire la società, questa non è una cosa da poco. Non si tratta più dei Pannes e dei Zanzi, che sapevano tanto di America e poco di calcio. Con Gandini, Baldissoni può crescere come dirigente”.

MASSIMO CECCHINI:Al momento non vedo una Roma senza Dzeko: sta ritrovando il morale e le prestazioni per guidare la squadra a Napoli, uno degli impegni più complicati del campionato. Nainggolan? Fino a 2 giorni fa lo davano ancora in fase di recupero, ma penso che alla fine sabato sarà della partita, ora non so se da titolare o come primo cambio. Con Gandini è stato trovato un capo-azienda, così è stato definito da Baldissoni. Baldini? Si è ribadito il suo ruolo da consulente”.

FABRIZIO ASPRI:Spalletti cura con meticolosità le gare in un modo tutto suo: riesce a catalogare il catalogabile nel mondo del calcio, guarda tutto con la massima attenzione, sa tutto di tutto e usa anche le sentinelle per capire cosa c'è intorno a lui e intorno al mondo Roma. Spalletti ha una caratteristica: quella di non decidere la formazione fino a poche ore prima, nutre sempre molti dubbi come la notte prima di un esame. La Roma ideale secondo me è quella che ha giocato con l'Inter. In queste ultime giornate la Roma ha un atteggiamento diverso da quello dello scorso anno, che era molto più spumeggiando. La tattica dell’attesa sta comunque premiando, con meno energie spese. E’ una Roma più accorta e più attendista, che non può osare troppo”.

UGO TRANI: "Vermaelen potrebbe non vivere l'avventura romana a fondo. A gennaio si vedrà. Sento in giro che a gennaio potrebbe partire Ruediger ma sarebbe uno scenario improbabile se il belga tornasse al Barcellona. Io lo troverei inconcepibile anche se Vermaelen rimanesse. Vedere Romagnoli titolare della nazionale mi fa male. Per anni è stato detto che 25 milioni erano un affare, io non credo. Questo è l'ultimo anno in cui la Roma può partire in una posizione di vantaggio. Dalla prossima stagione l'Inter, ad esempio, potrà contare su un grande patrimonio da spendere sul mercato. Sarri e Spalletti sono dei grandi studiosi di calcio. Non tutti i grandi giocatori riescono a diventare degli allenatori di prestigio".

ALESSANDRO ANGELONI:"Spalti deserti ieri sera, perchè fare queste partite di beneficenza? Sarebbe meglio che ogni giocatore donasse qualcosa". 

VINCENT CANDELA:"Ieri sera è stato brutto vedere poche persone allo stadio, peccato. Vedere Totti, Maradona e Ronaldinho insieme è stato bellissimo. La Roma è più forte del Napoli, la differenza la fa il centrocampo anche se in attacco sulla carta sono più forti gli azzurri. Non ci sarà Milik, ma al San Paolo non è mai facile"  

MARCO DELVECCHIO:"Con tutti i calciatori forti di ieri sera mi aspettavo almeno 30 mila spettatori. Ora non è solo la Curva Sud ad essere vuota ma tutto lo stadio, le persone preferiscono vedere la partita da casa in televisione. Sarri è un buon allenatore, sa mettere bene in campo i suoi giocatori. L'infortunio di Milik? Non cambia più di tanto per sabato, poi a gennaio penseranno a comprare un suo sostituto".

LUCA VALDISERRI:"Settemila spettatori per la partita della pace sono un risultato deludente. Negli anni '80 lo stadio era sempre pieno, ora a causa di molti fattori il calcio a Roma sta svanendo. Sono questioni di abitudini secondo me, c'è poco da fare, ad esempio in Francia si va di più al cinema che in Italia. In Germania prima del 2006 nessuno andava allo stadio, poi hanno rinnovato le strutture, hanno spettacolarizzato il campionato e ora gli stadi sono sempre pieni".

PAOLO CENTO: “Hanno talmente assassinato una passione che anche ieri per una serata di festa abbiamo visto lo stadio vuoto. Ma un esame di coscienza se lo faranno? Lo scetticismo ha accompagnato questo inizio di stagione della Roma, non si è accesa la fiammella tra i tifosi e forse la partita di sabato può essere decisiva. Se vinci al San Paolo può arrivare un grande slancio per il proseguo della stagione”

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