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Che Krasic dite? Bedda Matri?

(di Paolo Marcacci – ForzaRoma.info) Che non vedessero l’ora ci può pure stare, nella logica rigidamente rispettosa della geopolitica che da sempre contraddistingue la stampa sportiva in Italia, però per parlare bene di una prestazione...

Redazione

(di Paolo Marcacci – ForzaRoma.info) Che non vedessero l'ora ci può pure stare, nella logica rigidamente rispettosa della geopolitica che da sempre contraddistingue la stampa sportiva in Italia, però per parlare bene di una prestazione della Juventus si poteva anche aspettare che ne arrivasse una realmente meritevole di complimenti, non una come quella di ieri, maturata dopo la sparizione dell'avversario.

In pratica, il secondo tempo juventino (e a-romanista) ha fatto parlare di capolavoro tattico, Juve perfetta, Del Neri stratega e Storari eccezionale (quest'ultima è vera); se non l'avessimo vista, penseremmo a una Roma completamente annichilita, via via cancellata dal campo, imbrigliata soprattutto a centrocampo e neutralizzata in avanti.

In realtà, come tutti sappiamo, nel primo tempo il portiere juventino ha tenuto a galla la baracca, con almeno tre interventi decisivi, poi la Roma è come se se ne fosse uscita dal campo, piano piano, con le stesse avvisaglie, ad inizio  secondo tempo, che troppe volte abbiamo visto in questo campionato: lo stesso calo di ritmo, quel tocchettare sterile, la sparizione progressiva di certi giocatori...E' anche noioso doverle tirare fuori di nuovo certe cose, ma serve per far comprendere quanto siano stati ingigantiti i meriti della Juventus, una Juve prima operaia ed operosa, ma tutto sommato vacillante, poi ordinata e cinica nello sfruttare lo slabbramento delle maglie della rete giallorossa, con una partecipazione di Doni in percentuale da quantificare.

Titoli e aggettivi non hanno mai ucciso nessuno, certo, però che una partita "svangata" grazie all'ennesima giornata di grazia di un portiere contro la squadra per cui tifava da bambino (te pareva...) e l'assoluta implosione dell'avversario nel secondo tempo potessero giustificare un tale rosario di complimenti francamente sorprende, pur trattandosi di Juventus. Forse, in certi giornalisti, agisce il demone della nostalgia; in altri, visto che siamo quasi a Pasqua, gli Agnelli del rimpianto. Comunque sia, la Vecchia non s'ignora, neppure quando a ringiovanirla sono gli avversari.