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L’Avversario: il Palermo di Iachini

La cosa che ha sorpreso tutti è che Zamparini non ha ancora licenziato l'allenatore. La squadra rappresenta un pericolo per tutti e non solo per Dybala.

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Dopo un anno di purgatorio nella serie cadetta il Palermo è tornato in Serie A, e la cosa che ha sorpreso tutti è che Zamparini non ha ancora licenziato Iachini. Sappiamo tutti che il presidente palermitano è famoso per esonerare gli allenatori che mette sotto contratto anche quando non se lo meritano, ma col tecnico marchigiano Iachini ha saputo aspettare.

Per Iachini, che ha militato nel club rosa nero anche da calciatore, è una soddisfazione doppia: primo perché non è facile convivere con Zamparini; secondo perché si è scrollato di dosso l’etichetta dell’allenatore bravo solo a cogliere promozioni dalla serie cadetta, a quella maggiore. La squadra che ha a disposizione si sta comportando bene, e fa divertire il pubblico nonostante abbia scelto un modulo difensivista, 3-5-1-1, che spesso si trasforma in 3-5-2.

La rosa della squadra è formata da giocatori navigati, a cominciare dal portiere Sorrentino, che è pronto a giocare una grande partita contro la Roma, squadra alla quale è sempre stato a un passo, ma non ci è mai arrivato. A centrocampo, invece c’è l’esperienza di Maresca, ma anche quella di Rigoni, e di un giocatore che è stato molto sottovalutato, Barreto. Il vero punto di forza del Palermo, però, sono due giovanotti che la dirigenza palermitana ha scovato in Argentina, Dyabala, e Vasquez. Il primo gioca al centro dell’attacco, e già è sull’agenda di tante società Roma compresa: il ragazzo, infatti, ha le caratteristiche tattiche adatte per il centravanti che vuole Garcia. Il secondo, invece, è un ottimo tre quartista, che da molto fastidio anche alle difese molto forti. Dyabala, però, non ha ancora recuperato dall’infortunio subito nel riscaldamento della gara persa dopo nove risultati utili consecutivi contro la Fiorentina, e sarà in dubbio fino all’ultimo. Al suo posto è pronto Belotti, un altro giocatore dalle grandi potenzialità. Non dimentichiamoci, però, di un altro tre quartista, lo svedese di origine ghanese Quaison, giocatore per cui Iachini stravede. Altri giocatori che destano molto interesse sono i due laterali di centrocampo, Morganella a Lazaar, che giocano rispettivamente sulla corsia di destra, e di sinistra. Se non avranno infortuni, o non si perderanno per strada, questi due ragazzi sono destinati a vestire una maglietta di una squadra titolata. I tre centrali difensivi, che completano lo scacchiere invece, sono Gonzalez, Feddal e Munoz, anche se potrebbe essere messo fuori squadra perché non vuole rinnovare. La rosa è completata dal secondo portiere Ujkani, dai difensori Vitiello, Terzi, Bamba, Pisano, e Andelkovic. Il centrocampo, invece è completato da Bolzoni, Della Rocca, e Ngoy, mentre il reparto avanzato è completato da Makienok, e Joao Silva .

GLI ULTIMI PRECEDENTI A PALERMO

L’impegno dei giallorossi a Palermo è molto delicato, e come se non bastasse negli ultimi quattro confronti giocati in Sicilia la Roma è uscita vittoriosa una volta sola. L’ultimo successo dei giallorossi, infatti, risale alla stagione 2011-2012, l’anno in cui Luis Enrique allenava i capitolini. Finì 0-1, con rete di Borini al 12’. L’anno successivo, quello della retrocessione dei siciliani, il Palermo batté una Roma inguardabile per 2-0 con reti di Ilic al 21’, e Miccoli al 35’. Anche nel campionato 2010-2011 i rosa nero sconfissero la Roma. Finì 3-1. per il Palermo andarono a segno Miccolo al 20’, Ilicic al 62’, e Nocerino al 65’, e rete della bandiera firmata da Totti al 90’. L’ultimo pareggio, invece, risale all’anno prima: fu un rocambolesco 3-3, con Totti che firmerà il pareggio definitivo su rigore nei minuti finali. La partita si giocò sotto un diluvio universale, e con un campo ai limiti della praticabilità.