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L’Avversario: la nuova Juventus di Allegri e Tevez

Tra i bianconeri tutti i giocatori sono utili, ma alla fine ci sono sempre coloro che fanno la differenza, a cominciare dall’argentino terribile che mette da solo in difficoltà tutte le difese, oppure dalla classe di Vidal, e dalla forza di Pogba.

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Dopo le dimissioni a sorpresa di Conte, e l’arrivo ancora più sorprendente di Allegri, la Juventus sta mantenendo il filo conduttore dello scorso anno: forte in campionato, e claudicante nelle coppe europee. L’avvocato del diavolo direbbe che lo scorso anno la squadra torinese ha sfiorato la finale di Europa League che si è disputata a Torino, ma sappiamo tutti che nell’altro trofeo europeo per clubs il livello tecnico si abbassa, e poi da una squadra forte come la Juventus ci si aspetta sempre qualcosa di più. Domani, però, torna il campionato, e la Roma troverà una Juventus, che si vergognerà di aver perso contro l'Altetico Madrid, e che vorrà dimostrare ai giallo rossi e all’Italia intera di essere ancora la più forte. La squadra è praticamente la stessa dello scorso anno, visto che sono rimasti tutti, e gli unici acquisti di rilievo sono stati Morata, che non ci sarà perché si è infortunato, e Coman, giovane centrocampista prelevato dal Paris Saint Germain, che sembra che stia giocando con la Juventus da una vita.

Nella Juventus, infatti, tutti i giocatori sono utili, ma alla fine ci sono sempre coloro che fanno la differenza, a cominciare da Tevez, l’argentino terribile che mette da solo in difficoltà tutte le difese, oppure dalla classe di Vidal, e dalla forza di Pogba. Non ci sarà Pirlo, che Allegri aveva scaricato ai tempi del Milan, ma che a Torino gli è ritornato utile nel momento in cui ha adottato il 3-5-2. Se la Juventus è un'ottima squadra è anche grazie al ritorno del modulo col quale la squadra ha lo scorso anno, e questo perché Allegri si è reso conto che il suo gruppo non era adatto a giocare con un 4-3-3, o un 4-2-3-1. Per quanti riguarda le ali, invece, non dimentichiamoci di Lichsteiner, che sentirà la partita come ai tempi in cui giocava con la Lazio, oppure di Asamoah, un giocatore molto bravo, ma molto sottovalutato. In difesa, invece, i leader sono due: il primo è Buffon, sempre più saracinesca, mentre il leader dei tre centrali è sempre Chiellini, un giocatore forte, ma molto scorretto e spesso impunito. Si, la sottile differenza nella stagione passata del duello Roma-Juve, è stato il trattamento arbitrale ai danni dei giallorossi, mentre il club bianco nero non fu punito come avrebbe dovuto. Il problema di questa vigilia è, come al solito, l'arbitraggio, anche se il club bianco nero non è più nella stanza dei bottoni come prima: nessuno vuole essere prevenuto, anzi, è giusto rimarcare che a Roma si è vinto molto poco anche per colpa dell'ambiente, ma sappiamo tutti quanti come sono sempre andate certi scontri diretti. Non è gusto, però prendersela con la Juventus, bensì con i suoi dirigenti attuali e del passato: Boniperti, (scandalo scommesse 1980 da cui la Juventus rimase incredibilmente impunita), Moggi, Giraudo, e Bettega: queste persone hanno avuto il torto di voler vincere sempre, anche quando non se lo meritavano, contribuendo a rendere meno credibile un calcio italiano che, attualmente è sempre più snobbato e sbeffeggiato in tutto il mondo.

GLI ULTIMI PRECEDENTI A TORINOLo scorso anno lo scontro diretto li vinse la Juventus, per 3-0: la Roma inizia bene reagendo anche al vantaggio di Vidal al 16: all'inizio della ripresa, però il raddoppio di Bonucci taglia le gambe agli uomini di Garcia, che restano in nove uomini nel finale: De Rossi viene espulso per fallo su Chiellini; dalla punizione che segue, Castan ferma con un gol fatto con la mano e viene espulso. Dal rigore che segue l'ex romanista Vucinic segnerà il terzo gol. Da notare che la Roma non ha mai vinto allo Juventus Stadium: da quando la Juventus è andata a giocare nella sua nuova casa, infatti, i giallorossi sono sempre usciti sconfitti con delle prestazioni da censurare. Nel campionato 2011-2012 finì 4-1, peggio andò nel stagione 2012-2013, 4-0. L'ultimo pareggio si è verificato nella stagione 2010-2011: 1-1, reti di Iaquinta al 34' e Totti su rigore al 47'. L'ultima vittoria della Roma a Torino risale al campionato 2009-2010: finì 1-2 con reti di Del Piero a 51' e pareggio di Totti al 61' su rigore, e gol vincente di Riise al 90'.