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L’Avversario: il Milan di Pippo Inzaghi

La sua stella è quel Jeremy Menez che, per sua stessa ammissione, nella capitale non ha lasciato il segno per motivi caratteriali.

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Dopo la farsa delle squalifiche di Garcia e Holebas, abbiamo capito tutti che la Roma è una squadra scomoda perché sta cambiando gli equilibri del calcio italiano. Come se non bastasse questo teatrino mediatico ha sicuramente distratto la Roma che avrebbe dovuto pensare tutto il tempo al Milan, una società amica di Tavecchio e Lotito. Il timore è che domani sera il Milan possa usufruire di un cosi detto aiutino, e non sarebbe la prima volta: basta ricordarsi il terzo posto conseguito nella stagione 2012-2013 a scapito della Fiorentina. Detto questo possiamo scrivere che la compagine rossonera è tecnicamente inferiore a quella giallorossa, ma, arbitraggi a parte, ha una di quelle rose che se dovesse essere in serata potrebbe creare grossi problemi a tutti. Dopo un inizio difficile Filippo Inzaghi si sta confermando l'ottimo allenatore che ci era stato descritto lo scorso anno. La sua più grande qualità, infatti, è quella di essere una persona molto elastica: la sua squadra gioca col 4-3-3 senza dare punti di riferimento in attacco, vero e proprio punto di forza della squadra. La sua stella è quel Jeremy Menez che, per sua stessa ammissione, nella capitale non ha lasciato il segno per motivi caratteriali. A dire il vero il ragazzo ha fallito anche al Paris Saint Germain, e anche se non sarà mai un campione, al Milan Menez ha trovato la sua dimensione facilitato dal fatto che è esentato da obblighi tattici. L'altro grande punto di forza sono gli attaccanti esterni, Bonaventura, e Honda, infatti, sono due spine nel fianco per qualsiasi difesa, senza trascurare El Sharawi, che in questi gironi è stato al centro ci un fantascambio di mercato con Mattia Destro. La difesa rossonera molto debole, e sarà anche priva di Rami: al suo posto ci sarà un altro ex romanista, Mexes, che affiancherà Zapata. In porta, invece, Diego Lopez si sta rivelando un acquisto azzeccato, mentre sulle fasce ci dovrebbero essere il legnoso Bonera a destra, e Armero a sinistra. Non è detto, però, che Inzaghi possa schierare un giocatore di grande esperienza come Zaccardo, sempre che De Sciglio non recuperi dai guai fisici. Il centrocampo rossonero è formato da giocatori molto navigati, forse anche troppo, ma sempre pericolosi, come Essien, Muntari, De Jong, e Montolivo. Quest'ultimo è il vero fulcro del centrocampo rossonero, ed ha ripreso in mano le redini della linea mediana una volta ristabilitosi dal grave infortunio che gli aveva impedito di giocare i campionati del mondo. La rosa è completata anche da tre attaccanti come Niang, Torres, e quel Pazzini che quattro anni fa fece piangere i tifosi giallorossi, compreso il suo compagno Mexes, segnando i due gol decisivi che che costarono il primo posto alla Roma che stava lottando per lo scudetto contro l'Inter, (Roma-Sampdoria 1-2 n.d.r). Per fortuna sabato sera Pazzini dovrebbe restare in panchina: ai romanisti basta già essere in ansia per Mexes, e Menez!

GLI ULTIMI PRECEDENTI A ROMA

Lo scorso anno gli uomini di Rudy Garcia demolirono il Milan vincendo per 2-0: la Roma passa in vantaggio al 44’ con un gol capolavoro di Pjanic, che salta mezza difesa milanista e deposita il pallone alle spalle di Abbiati in uscita. Nella ripresa, invece, Gervihno chiude i conti realizzando il secondo gol al 65’. Nella stagione precedente la Roma sconfigge di nuovo il Milan per 4-2, con reti di Burdisso al 16’, Osvaldo al 23’, e Lamela al 30’ e al 61’. Per i rossoneri andarono in rete Pazzini all’86’, e Bojan all’88’: entrambe le reti, però, furono segnate con la Roma in dieci uomini a causa dell’espulsione troppo severa di Marquihnos per un fallo “da ultimo uomo” su El Sharawi a 35 metri dall’area di rigore giallorossa. Nella stagione 2011-2012, invece, risale l'ultima vittoria del Milan, che espugnò l'Olimpico vincendo 2-3. L’ultimo pareggio, invece, è avvenuto nel campionato 2010-2011: finì 0-0, ma al fischio finale il Milan festeggiò il suo diciottesimo titolo italiano.