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L’Avversario: il Milan di Inzaghi e degli ex romanisti

Squadra in difficoltà ma l'allenatore ha chiesto ai suoi una prova d'orgoglio in nome della maglia

Redazione

Era dalla stagione 1997’-98 che il Milan non disputava una stagione cosi brutta. Come al solito, però, il tifoso romanista tocca ferro: la Roma fa resuscitare tutti, e come se non bastasse è stato designato come arbitro un “amico”, quel Tagliavento che alcuni porci col microfono di fede laziale sostengono sia tifoso della Roma. Se il pericolo di un danno arbitrale è dietro l'angolo, (col Genoa Damato ci ha provato senza successo), si aggiunge anche la lista dei numerosi ex a mettere ancora più ansia. Ci riferiamo a Mexes, oppure da Alessio Cerci, che a causa dei suoi problemi caratteriali ha fallito con l’Atletico Madrid, ma che vorrà ritagliarsi il suo momento di gloria come lo scorso anno quando giocava col Torino, (Torino-Roma 1-1 n.d.r). Un giocatore che vorrà dare un dispiacere ai giallorossi è Mattia Destro, che è andato via dalla Roma sbattendo la porta anche se non aveva tutti i torti, ma nemmeno tutte le ragioni, dato che sta più in panchina che in campo.

Non ci sarà, invece, Jeremy Menez, squalificato per comportamento irregolare dopo la disfatta casalinga contro il Genoa, finita 1-2 per i liguri. L’assenza del francese si sta facendo sentire, anche perché è proprio grazie ai suoi gol se il Milan non si è ritrovato ingarbugliato nella lotta per non retrocedere. Il francese, infatti, è una delle poche certezze del club allenato da Inzaghi, insieme ad altri due giocatori che stanno veramente facendo i salti mortali per mantenere questa squadra in una posizione dignitosa: il primo è De Jong, ottimo centrale di centrocampo che a giugno si libera a parametro zero, e che farebbe comodo alla Roma visto che ha ancora trent’anni. Il secondo, invece, è Diego Lopez, che si è ritrovato vero e proprio leader di una difesa che acqua da tutte le parti, e formata da giocatori sopravvalutati come De Sciglio, Bonera, e l'ex allievo di Garcia Rami. A sinistra, invece, il buon Antonelli, arrivato a gennaio, si sta comportando dignitosamente. C'è anche un altro giocatore che creerà problemi ai tifosi, ed è Gianpaolo Pazzini: la sua doppietta che tolse lo scudetto ai giallorossi nel 2010, (Roma – Sampdoria 1-2 n.d.r.) se la ricordano tutti, e c'è sempre il timore che possa fare un altro brutto scherzo per la gioia dei laziali che sperano in un altro “regalo”, (sono fatti così…).

Non ci sarà nemmeno Montolivo, che si è tolto le viti alla tibia che si era rotto lo scorso anno, e tornerà in agosto. Alla fine Filippo Inzaghi è rimasto alla guida del club, ma non è colpa sua se la squadra sta andando male. L'ex centravanti rosso nero e della nazionale sta facendo il possibile nonostante sia alla prima esperienza, ma la colpa è di lo ha scelto, Silvio Berlusconi. E' sempre lui a prendere le decisioni finali, e questo lo sanno tutti, anche sulla vendita del pacchetto di maggioranza, o di minoranza del club. Alla fine dovrebbe spuntarla la cordata cinese guidata da Zong, e questo fa ridere gli esperti di politica, perché alla fine Berlusconi si unirà ai tanto odiati comunisti. Dopotutto chi disprezza compra, e il patron milanese quando si tratta di fare soldi non guarda in faccia a nessuno.

I PRECEDENTI A MILANO

Lo scorso anno il match tra Roma e Milan finì 2-2 con reti di Destro al 13’ pareggio di Zapata al 30’. Nella ripresa Strootman riporta in vantaggio i giallorossi su rigore, ma al 32' Muntari firma il definitivo 2-2. I giallorossi ebbero la colpa di non chiudere la gara. Tuttavia nei minuti finali il Milan avrebbe potuto vincere la partita, e questo ha fatto si che, per una volta, i giallorossi non sono usciti dal “Meazza con un pugno di mosche in mano. Nella stagione 2011-2012, invece, si è verificata l’ultima vittoria dei rossoneri: finì 2-1, con due gol di Ibrahimovic, che aveva ribaltato la rete del vantaggio iniziale di Osvaldo. La squadra allora allenata da Luis Enrique pagò a caro prezzo delle distrazioni difensive, ma fu anche penalizzata dall’arbitro Mazzoleni. Nel campionato 2010-2011, invece, il Milan fu punito dall’ex Borriello, che segnò l’unico gol col quale la Roma espugnò Milano, 0-1.