rubriche

L’Avversario: il Manchester City

I Citizens sono diventati un Club di elite in Europa grazie all'avvento dei capitali arabi.

finconsadmin

Ci sono voluti i capitali stranieri affinché il City diventasse una grande squadra. Ora, dopo i successi in Premier League, l'ultimo dei quali il campionato conquistato lo scorso anno, i “citizens” devono fare il salto di qualità che ancora non gli è riuscito in Europa. Per farlo, però devono superare un girone molto complicato, che li vedono ancora a quota zero, a causa della sconfitta contro il Bayern di Monaco. Sarà, quindi, un Manchester City motivatissimo, che vorrà dimostrare di essere un team pronto a farsi valere in Europa.

Le premesse ci sono tutte: la rosa, infatti, è piena di grandi giocatori, a cominciare da attaccnti come Aguero, Dzeko, e Jovetic, che nella scorsa stagione è stato nel mirino del mercato romanista. Il talento montenegrino, però, non ci sarà a causa dei continui infortuni che lo stanno perseguitando da quasi quattro anni.

Altro grande punto di forza è il centrocampo, che dovrà fare a meno di Nasri, fermo ai box per un mese a causa di un'operazione all'inguine. L'assenza del franco – algerino non si farà sentire, visto che la linea mediana è composta da grandi campioni come Yaya Tourè, Sinclair, Fernandihno, Lampard, Fernando e David Silva. Forte, ma un po' lenta la difesa, anche se è formata da ottimi giocatori come Nastasic, Clichy, Sagna, Kolarov, (una delle tante scoperte di Sabatini), e Mangala, anche se quest'ultimo commette qualche errore di troppo com'è accaduto sabato scorso nella gara comunque vinta contro l'Hull City. Ed è proprio sulla lentezza del reparto arretrato che la Roma ha buone speranze di vittoria, soprattutto con due giocatori veloci come Gervihno ed il rientrante Iturbe: la loro velocità, infatti, creerà molti problemi ai difensori, e al portiere Caballero, sempre che Pellegrini non decida di schierare in campo Hart.

Uno dei punti di forza del Manchester City è la fisicità, mentre la Roma è carente: gli unici giocatori di caratura fisica sono solo Naingolann e Keità. Il modulo col quale Pellegrini fa giocare il City il 4-4-2, ma spesso può giocare col 4-2-3-1. Se la Roma si dovrà preoccupare di questa corazzata, lo stesso discorso vale per il City: se Pelllegrini ha ammesso che il match contro gli uomini di Rudi Garcia sarà durissimo, significa che la Roma è una squadra molto temuta in Europa, nonostante sia mancata dalle coppe europee per due anni.

PROBABILE FORMAZIONE: (4-4-2): Hart; Zabaleta, Kompany, Mangala, Clichy; Milner, Fernandinho, Toure, Silva; Dzeko, Aguero.

PALMARES

Ci vorranno tantissimi anni prima che il Manchester City si costruisca un albo d'oro simile a quello degli odiati rivali del Manchester United, ma la squadra è sulla buona strada. Se lo scorso anno Pellegrini ha vinto il campionato e la Coppa di Lega, è doveroso ricordare la gestione di Roberto Mancini: sotto la guida del tecnico italiano i citizens hanno conquistato la Coppa d'Inghilterra nel 2011 dopo trentaquattro anni di digiuno, e di retrocessioni. Nella stagione 2011-2012, invece, la compagine inglese ha vinto lo scudetto, per poi vincere il Community Shield qualche mese dopo. A questi quattro trofei vanno aggiunti i due campionati inglesi conquistati nei campionati 1936-1937, e nel 1967-1968, più le tre Coppe d'Inghilterra vinte nel 1903-1904, nel 1933-19334, nel 1955-19556, e nel 1968-1969. Il Manchester City ha vinto anche tre coppe di Lega: nel 1969'-1970, nel 1975-1976, mentre nel 1937, 1968, e nel 1972 ha conquistato anche il Charity Shield, che ora si chiama Community Shield. Nell'albo d'oro c'è anche un successo europeo, la Coppa delle Coppe conquistata nella 1969-1970.