Alla fine si gioca lunedì: Claudio Lotito ha vinto ancora una volta violando il regolamento per dimostrare che è il padrone del calcio italiano. Il motivo ufficiale di questa decisione scandalosa è dipeso dal fatto che i giocatori della Lazio dovevano avere un giorno di riposo in più per aver disputato e, (per fortuna), perso la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Tale decisione creerà ulteriori problemi di ordine pubblico, visto che si giocherà in un giorno lavorativo penalizzando chi lavora, e chi abita vicino lo stadio, ma a Claudio Lotito non importa nulla. Anzi, non contento il presidente della Lazio ha fatto spostare la data della finale di Supercoppa della Salernitana contro il Teramo, dimostrandosi ancora più arrogante. Ricordiamo, infatti, che il club campano è di sua proprietà e, tanto per cambiare, è coinvolto nell'ennesimo filone del calcio scommesse.
rubriche
L’Avversario: la Lazio di Pioli
L'ultima vittoria casalinga dei biancocelesti in un derby risale alla stagione 2012-2013: finì 3-2
La cosa che dispiace è che una persona brava e competente come Pioli abbia approvato la decisione di Lotito al punto da “cazziare” in diretta tv il presidente del Coni Malagò durante la premiazione della finale di Coppa Italia.
Un vero peccato, perché se la Lazio sta disputando un ottimo campionato è per merito del tecnico laziale, che è riuscito ad amalgamare una bella squadra il cui fulcro, Biglia, forse resterà fuori per infortunio. Se l'argentino non ci sarà il suo posto sarà preso da Ledesma, che sarà affiancato da Parolo, che a Roma è diventato un ottimo punto di riferimento della rosa bianco celeste. Se Pioli non dovesse giocare col 4-2-3-1, a favore del 4-3-3, il terzo giocatore del centrocampo sarà Danilo Ctaladi, cresciuto nel vivaio laziale, e vera rivelazione del campionato. In difesa è tornato Gentiletti, che è rimasto fermo tutta la stagione dopo il grave infortunio ai legamenti. L'argentino, che ha anche segnato il gol – vittoria alla Sampdoria, giocherà al fianco dell'ottimo difensore centrale De Vrji. In porta ci sarà Marchetti, che è tornato ad essere un grande portiere, mentre sulle fasce giocheranno Basta, e l'eroe della Coppa Italia di due anni fa Lulic, che sostituirà Radu. In attacco ci sarà il campione del mondo Klose, e l'astro nascente del calcio brasiliano Felipe Anderson, le cui invenzioni hanno fatto le fortune della Lazio.
E Mauri? Ci sarà anche lui, anche se è finito di nuovo sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti grazie alle nuove rivelazioni del pentito Ilievski sul ciclone – scommesse del 2011. Mauri è già stato condannato a livello sportivo, e anche più tardi del previsto, e forse non sarà possibile processarlo per la seconda volta. Se le dichiarazioni di Ilievskj fossero provate, però, rischia seriamente di subire una condanna penale pesantissima, con buona pace di una tifoseria che lo sta difendendo a spada tratta, e che vede complotti non esistono da parte della Roma. Anzi, se c'è una squadra che oggi conta poco nel calcio italiano è proprio quella giallorossa, ma loro non ci credono perché sono imbenzinati da alcuni maiali col microfono di alcune radio che hanno fatto le loro fortune parlando male della Roma, anziché della loro squadra. Nonostante la Coppa Italia vinta nel 2011, infatti, il tifoso laziale medio è sempre condizionato dalla squadra giallorossa. E' questa la loro amara realtà.
GLI ULTIMI PRECEDENTI IN “TRASFERTA”
Lo scorso anno Lazio e Roma pareggiarono 0-0. I giallorossi non riuscirono a sfondare il muro eretto da Reja, che era subentrato a Petkovic che era stato esonerato da Lotito. Quel pareggio a reti bianche impedì alla Roma di provare a riagganciare la Juventus che a fine anno si sarebbe laureata campione d'Italia. L'ultima vittoria della Lazio risale alla stagione 2012-2013: finì 3-2. La Roma era passata in vantaggio al 9' con Lamela, ma si farà raggiungere e superare da Candreva al 35' su punizione con la complicità del portiere Goicoechea, e da Klose al 43'. Due minuti dopo Daniele De Rossi viene espulso per una gomitata in faccia a Mauri che, nella ripresa segna il terzo gol al 47'. La Lazio si siede sugli allori, e la Roma accorcia le distanze con Pjanic su punizione al 86', per poi insultare platealmente Zeman. Nel recupero la formazione giallorossa rischia clamorosamente il pareggio, ma Marquihno anticipa Osvaldo concludendo al lato. L'ultima vittoria della Roma “in casa laziale” è datata sette novembre 2011: finì 0-2 con reti di Borriello su rigore al 51', e di Vucinic ancora su penalty all'86'.
© RIPRODUZIONE RISERVATA