(di Alberto Balestri) Alla fine, dopo una pietosa litigata tra i dirigenti del calcio italiano fatta sulla pelle del povero Piermario Morosini, il campionato non slitterà, e la Roma domani affronterà la Juventus come da calendario.
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L'Avversario: la Juventus di Conte e Vucinic
(di Alberto Balestri) Alla fine, dopo una pietosa litigata tra i dirigenti del calcio italiano fatta sulla pelle del povero Piermario Morosini, il campionato non slitterà, e la Roma domani affronterà la Juventus come da calendario.
L'obiettivo della formazione di Luis Enrique è quello di violare lo “Juventus Stadium”, come la “Roma Primavera” contro i suoi pari grado nella finale di andata di “Coppa Italia”,(finì 1-2, mentre a ritorno il risultato di 0-0 garantì ai ragazzi di De Rossi senior la vittoria del trofeo). L'impresa è quasi impossibile: la Juventus è la squadra più forte del campionato, e si è ripresa dopo un periodo negativo, costellato anche da molti errori arbitrali subito dopo il famigerato scontro diretto contro il Milan. Le lamentele di Conte, che comunque si sta dimostrando un grande tecnico, hanno avuto l'effetto sperato, ma al di là di tutto va sottolineato che la Juventus è l'unica squadra che sta dimostrando di volere veramente questo scudetto.
La grande caratteristica della formazione juventina è l'approccio mentale alla gara, e il modo in cui mette sotto pressione i suoi avversari col suo pressing asfissiante. La potenza, però, non basta: a volte serve la razionalità, e l'ingaggio di Pirlo è stato fondamentale per trovare quell'equilibrio che mancava nella linea mediana del campo. Attorno all'ex milanista giostrano Marchisio, e Vidal, ma non dimentichiamoci anche di Giaccherini.
Buffon è sempre il portiere più forte del mondo, e davanti all'estremo difensore bianco nero c'è una difesa arcigna capitanata da Chiellini: accanto al difensore della nazionale ci sarà Barzagli, mentre l'ex laziale Lichsteiner giocherà sulla corsia di destra, e Bonucci in quella di sinistra. De Ceglie, e Caceres, invece, siederanno in panchina. La fiera degli ex romanisti veri inizia con Pepe e Vucinic. Quest'ultimo ha tradito le attese: nella Juventus, infatti, gioca troppo da punta, mentre nella Roma giocava da esterno per poi accentrarsi in area di rigore.
Comunque, ha detto che la Juventus è tutt'altra cosa rispetto alla Roma...mah...contento lui, che stavolta non lamenta dolori muscolari... Borriello, invece, guarderà la gara dalla panchina: il suo arrivo è stato un fallimento, e alla fine dell'anno tornerà alla Roma, che dovrà cercargli una sistemazione malgrado l'ingaggio elevato. Al centro dell'attacco giocherà Matri, a meno che Conte decida di schierare Quagliarella per non dare punti di riferimento alla sempre fragile di fesa romanista. E poi, c'è sempre l'asso nella manica, Alessandro Del Piero: la sua rete alla Lazio è stata fondamentale per il mantenimento del primo posto, ma non basterà per essere riconfermato da una società che lo ha scaricato. Non è bastato restare un anno in Serie B, e nemmeno prendere per mano la squadra in questi ultimi anni difficili, ma nel calcio di oggi, salvo qualche eccezione, il vocabolo gratitudine non esiste più. Qualcuno sostiene che il futuro di Alex sia al Milan, ma è più probabile che vada da Carlo Ancelotti al Paris Saint Germain.
PROBABILE FORMAZIONEJUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Quagliarella, Vucinic. A disp.: Storari,De Ceglie,Caceres, Giaccherini, Del Piero, Borriello, Matri. All.: Conte.
I PRECEDENTIL'ultima vittoria dei giallorossi a Torino risale alla stagione 2009-2010, nell'anno della rimonta mancata nei confronti dell'Inter. Finì 1-2: Totti al 63' su rigore, e Riise al 90', risposero al vantaggio di Del Piero al 51'. Lo scorso anno, invece, finì 1-1 con reti di Iaquinta al 34', e Totti su rigore al 44'. L'ultima vittoria dei bianconeri in casa risale all'1 novembre 2008: una Roma troppo brutta per essere vera, a causa dei problemi fra Spalletti e i giocatori, fu sconfitta per 2-0 ritrovandosi al quart'ultimo posto con sette punti. Dopo quella batosta, però, la Roma reagì battendo il Chelsea 3-1 in Champions League, e iniziando un altro campionato che la vide piazzarsi al sesto posto solo perché i problemi tra la squadra e Spalletti riaffiorarono nella seconda parte della stagione. Tali controversie si risolsero con le dimissioni del tecnico di Certaldo dopo la seconda giornata di campionato che aveva visto la Roma perdere in casa per 1-3 proprio contro la Juventus.
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