(di Alberto Balestri)La Fiorentina ha tante cose in comune con la Roma: ci sono tanti ex romanisti, a cominciare da quel Vincenzo Montella che ancora oggi, secondo chi scrive, sarebbe stato perfetto per la famosa rivoluzione culturale romanistache non è mai nata. C’è Alberto Aquilani, che torna dalla squalifica pronto per fare uno scherzo alla sua ex squadra; e nonostante la schiena malconcia questa volta ci sarà anche Pizarro, che lo scorso anno non poté giocare all’Olimpico a causa della morte della sorella. Ci sono anche il direttore sportivo Daniele Pradè, e l’ultima arrivata Elena Turra, che è responsabile della comunicazione, più tanti altri collaboratori, oltre al portiere Lupatelli.
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L’Avversario: la Fiorentina
(di Alberto Balestri) La Fiorentina ha tante cose in comune con la Roma: ci sono tanti ex romanisti, a cominciare da quel Vincenzo Montella che ancora oggi, secondo chi scrive, sarebbe stato perfetto per la famosa rivoluzione culturale romanista
L’ultima cosa in comune che si è aggiunta sono i torti arbitrali: se lo scorso anno alla Fiorentina fu negato il terzo posto a favore del Milan con delle decisioni arbitrali vergognose, quest’anno è il turno della Roma, che da un mese viene vessata perché qualcuno teme che vinca lo scudetto. Per quanto riguarda la società di Della Valle, invece, le nefandezze arbitrali sono continuate anche quest’anno: il rigore non dato contro il Cagliari, e quello contro il Napoli in cui fu espulso ingiustamente Cuadrado sono figli del fatto che Della Valle non ha peso politico nel Palazzo.
Come se non bastasse si è infortunato Mario Gomez, fiore all’occhiello della campagna acquisti, e giocatore per il quale Montella ha cambiato modo di giocare. In attesa del ritorno della punta tedesca, a tenere a galla la Fiorentina ci ha pensato Giuseppe Rossi: nessuno si sarebbe aspettato un ritorno a grandissimi livelli dell’ex giocatore del Villareal dopo i due gravi infortuni al ginocchio che avrebbero messo ko fisicamente e psicologicamente qualsiasi atleta. Altro grandissimo punto di forza dell’attacco è Cuadrado, la cui caratteristica principale è la velocità, oltre che una tecnica sontuosa. Se la squadra di Montella gioca bene è merito di un ottimo centrocampo formato da Borja Valero, Ambrosini, Joaquin, e dei già citati Aquilani e Pizarro. Quest’ultimo, come accadeva ai tempi in cui vestiva il giallorosso, è bravissimo nel dare i ritmi alla squadra. L’anello debole della Fiorentina, invece, è rappresentato dalla difesa, soprattutto dal fatto che la Fiorentina non ha un portiere. In attesa dell’arrivo di Agazzi dal Cagliari a gennaio, salvo colpi di scena, il portiere titolare è Neto, che alterna grandi parate, ad errori madornali. E’ anche vero però che, visti gli ultimi portieri scesi all’Olimpico, che l’estremo difensore brasiliano non sfoderi una grandissima prestazione. Speriamo, invece, che domenica mattina Neto resti sui propri livelli di portiere mediocre. Com’è accaduto lo scorso anno anche stavolta si giocherà l’otto dicembre, (vedi gli ultimi precedenti qualche riga più in basso). Dovrebbe fare freddo, ma non come lo scorso anno, anche perché si giocherà alle dodici e trenta. Speriamo che ancora una volta la Festa dell’Immacolata porti fortuna alla Roma…e che le eviti altri torti arbitrali!
GLI ULTIMI PRECEDENTI ALL’OLIMPICO
Lo scorso anno la Roma batté la Fiorentina per 4-2 l’otto dicembre in una delle serate più fredde dell'inverno passato. La formazione allora allenata da Zeman dovette fronteggiare anche l'arbitro Banti che, secondo chi scrive, cercò in tutti i modi di pilotare la partita sul pareggio. In quel momento, infatti, la formazione allenata da Zeman si stava riavvicinando alle zone alte della classifica, e questo “dava fastidio” a qualcuno. Il mattatore della serata fu Totti autore di una doppietta al 19', e al 45', anche se il secondo gol è viziato da una papera di Viviano. Per i giallorossi avevano segnato Castan al 7', e Osvaldo all'88', mentre per i viola erano andati a segno Roncaglia al 14, e El Hamadoui al 46'. La stagione precedente, invece, aveva visto la Fiorentina espugnare l'Olimpico dopo vent'anni. Era il 25 aprile: la gara si sarebbe dovuta disputare il 15 dello stesso mese, ma l'interno turno fu posticipato a causa della morte di Piermario Morisini, giocatore del Livorno deceduto nel match che la sua squadra giocava a Pescara. I viola vinsero 1-2: l’unica cosa bella fu il momentaneo pareggio di Totti, e quella disfatta sancì l’addio di Luis Enrique. L’allenatore romanista, infatti, rassegnò le dimissioni, che furono respinte da Baldini, ma alla fine del campionato l’ex giocatore il tecnico spagnolo si dimise. L’ultimo pareggio dei viola all’Olimpico risale alla stagione 2005-2006: finì 1-1 con reti di Tommasi al primo minuto e pareggio del futuro romanista, e poi di nuovo gigliato, Luca Toni su rigore al 67’.
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