(di Alberto Balestri)Se Ventura non ha mai allenato una grande squadra è per “colpa” di una giustizia divina figlia del suo atteggiamento nei confronti di una parte del calcio italiano. Non ci siamo mai dimenticati del suo “show” nel match di andata contro i giallorossi, e nessuno si è scordato della sua reazioni quando alla Roma fu concesso il calcio di rigore col quale vinse la partita lo scorso anno, (vedi gli ultimi precedenti). Poi, però, quando Ventura affronta la Juventus abbassa la testa dicendo che i tifosi della Roma si devono rassegnare, invece di avvelenarsi di fronte all'ennesima nefandezza di arbitrale subita dal Torino per mano dei cugini bianco neri.
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L’Avversario: il Torino di Ventura, Cerci e Immobile
(di Alberto Balestri) Se Ventura non ha mai allenato una grande squadra è per “colpa” di una giustizia divina figlia del suo atteggiamento nei confronti di una parte del calcio italiano.
Solo nel match perso contro il Napoli Ventura è tornato ad arrabbiarsi, ma obiettivamente è troppo poco: perché prendersela con una squadra, e non con un'altra? Un discorso a parte va fatto sull'esclusione di Immobile e Cerci contro il Napoli: quella più eclatante è l'esclusione di Immobile, mentre quella di Cerci è stata giusta, visto che il ragazzo si sta preservando dopo che Prandelli gli ha fatto capire che lo porterà al mondiale. Sappiamo tutti che l'attaccante granata ha un carattere difficile che lo ha allontanato dalla Roma, e dalla Fiorentina, e fa anche ridere il fatto che il Thierry Henry di Valmontone” voglia tornare alla Roma. Se Cerci avesse voluto veramente la squadra giallorossa, infatti, non se ne sarebbe mai andato via. Tuttavia siamo sicuri che l'ex giallorosso giocherà una grande partita, così come il Torino: Ventura, infatti, li catechizzerà a dovere visto che l'avversario è la Roma. I granata si chiuderanno nella propria metà campo, facendo densità a centrocampo grazie al 3-5-2, che in fase difensiva diventerà un rigidissimo 5-3-2. Il Torino la metterà sull'agonismo, e forse anche sulla provocazione visto che è nettamente inferiore alla Roma che, comunque non dovrà sottovalutarlo. Detto della coppia d'attacco Cerci-Immobile, nel Torino ci sono dei giocatori navigati, a cominciare dai difensori Moretti, Glik, e Bovo, un altro ex della serata. In porta ci sarà Padelli, un portiere che, come spesso è accaduto in passato a molti suoi colleghi, potrebbe trasformarsi in Buffon o Jascin.
A centrocampo, invece, attenzione a Vives, e Kurtic, e alle due ali Maksimovic, e Darmina. L'atro ex romanista Tachidis, invece, si accomoderà in panchina. Dopo i torti arbitrali della partita di andata che impedirono alla Roma di cogliere l'undicesima vittoria consecutiva, ci auguriamo un arbitraggio regolare: quella sera, infatti, tutti i tifosi della Roma capirono che qualcuno non voleva i giallorossi al primo posto.
GLI ULTIMI PRECEDENTI ALL’OLIMPICO
Lo scorso anno la Roma batté i granata per 2-0 nel posticipo serale disputatosi di lunedì diciannove novembre a causa di una partita della nazionale italiana di rugby disputatasi quarantotto ore prima. Finì 2-0 con reti di Osvaldo al 71’ su un rigore generoso per un fallo su Marquihno che fece andare su tutte le furie Ventura, (vedi l’articolo sull’avversario), e di Pjanic all’86’. L’ultima vittoria del Torino è avvenuta nella stagione 2006-2007: finì 0-1 con un gol di Muzzi, tifoso della Lazio, ma ex giocatore, e attuale allenatore delle giovanili giallorosse. La Roma, matematicamente seconda e già qualificata per la Champions League, non aveva più nulla da chiedere alla stagione eccezion fatta per Totti, che lottava per la Scarpa d’Oro che poi vinse. Quel pomeriggio, però, il ragazzo di Porta Metronia era assente perché nella notte sua moglie Ilary diede alla luce sua figlia Chanel. L'ultimo pareggio, invece, risale alla stagione 1994-'95: finì 1-1 con reti dell'ex romanista Rizzitell, e pareggio di Fonseca.
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