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L’Avversario: il Sassuolo di Di Francesco

E' senza dubbio la “provinciale” più forte del campionato brava in questi due anni di permanenza in Serie A per non aver mai stravolto la sua rosa

Redazione

Sarebbe stato molto curioso vedere il Sassuolo scendere in campo da capolista se domenica scorsa avesse battuto l'Atalanta, (2-2 n.d.r.). L'occasione per battere i bergamaschi c'era stata, ma il rigore fallito da Sansone, quando le due squadre erano ancora sullo 0-0, ha vanificato la possibilità di un primato che non avrebbe sorpreso nessun addetto ai lavori.

Il Sassuolo, infatti, è senza dubbio la “provinciale” più forte del campionato, perché in questi due anni di permanenza in Serie A non ha mai stravolto la sua rosa, facendo solo dei piccoli cambiamenti, ed apportando qualche ritocco. L'unica cessione eccellente, infatti, è stata quella di Zaza, che è tornato alla Juventus, a differenza di Berardi, che non solo è rimasto in nero verde, ma che domenica sarà in panchina perché reduce da un infortunio.

La cosa sorprendente del Sassuolo, è quella di avere una rosa con soli tre giocatori stranieri: gli unici “indigeni”, infatti, sono l'attaccante Defrel, il centrocampista Duncan, e l'esterno destro di difesa Vrsaliko che domani non giocherà perché squalificato. Il fatto di puntare sulle risorse italiane è stata una scelta da parte di una società che ha saputo programmare bene tutte le strategie tecniche, a cominciare dalla scelta dell'allenatore, Eusebio Di Francesco.

L'ex giocatore della Roma è rimasto in Emilia, e questo è stato solo un bene per questa squadra, perché è sempre più sicura di se, e gioca come un orologio svizzero: il modulo è sempre il 4-3-3, anche se domenica pomeriggio Di Francesco potrebbe adottare un 4-5-1, con i due esterni di attacco a ridosso dei centrocampisti pronti a sfruttare le ripartenze.

I punti cardine dell'undici nero verde, oltre ai tre stranieri di cui abbiamo scritto qualche riga sopra, sono il portiere Consigli, i centrali Cannavaro, e Acerbi, i centrocampisti Magnanelli e Missiroli, e dagli attaccanti Floro Flores e Sansone. Non vanno trascurate le riserve, come ad esempio il secondo portiere Pegolo, i difensori Gazzola, e Falcinelli, ma anche i centrocampisti Biondini, e Laribi, e gli attaccanti Falcineli, e l'ex laziale Floccari, che sogna ancora di fare gol alla Roma. A proposito dei dei colori giallorossi, la rosa del Sassuolo ha anche due ex romanisti, il difensore Antei, e l'esterno destro di attacco Politano. Il primo è stato venduto definitivamente al Sassuolo, il secondo, invece, è in prestito dopo aver disputato due ottime stagioni in Serie B, e Sassuolo potrebbe essere la piazza giusta per crescere per poi diventare un punto fermo della società giallorossa. La Roma ha bisogno dei suoi giovani del vivaio, e Politano è uno dei giocatori più promettenti per diventare un punto fermo della rosa di Garcia nei prossimi anni.

GLI ULTIMI PRECEDENTI A ROMA

Roma e Sassuolo si sono affrontate all’Olimpico solo due volte, ed entrambe le gare sono sempre finite in parità. Due anni fa finì 1-1 con la formazione di Rudi Garcia che era passata subito in vantaggio al 19' grazie ad un'autorete di Longhi, per poi fallire il raddoppio, per più di un'occasione. Alla Roma verrà anche negato un rigore clamoroso, ed alla fine il Sassuolo pareggerà al 94' con Berardi, lasciando ammutoliti i numerosi tifosi accorsi allo stadio. Lo scorso anno, invece, finì 2-2, e a recriminare contro l’arbitro fu il Sassuolo, che si lamentò giustamente, per un calcio di rigore-dubbio concesso per un fallo di mano di Vrsalijko su tiro di Gervihno al 78’, e trasformato da Ljiajic. Grazie a questa rete la Roma riaprì una gara che sembrava essere persa: il Sassuolo, infatti, stava conducendo per 0-2, grazie a due reti di Zaza al 16’, (complice una papaera di De Sanctis), e al 18'. I giallorossi, che erano anche rimasti in dieci uomini per l'espulsione di De Rossi al 50', riuscirono a ritrovarsi, e pareggiarono al 90’ ancora con Ljiajic.

Alberto Balestri