"(di Alberto Balestri) Zdenek Zeman torna a Pescara dove lo scorso anno ha centrato una promozione in Serie A, a cui nessuno credeva. Il primo a non crederci, infatti, era proprio il presidente Sebastiani, che oggi sogna di riprendersi l'allenatore giallorosso per l'anno successivo nel caso in cui la società capitolina dovesse mandarlo via. Speriamo che il sogno del presidente del Pescara resti tale, perché vorrebbe dire che la Roma ha trovato quella continuità che le manca dall'inizio del campionato.
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L’Avversario: il Pescara di Bergodi
(di Alberto Balestri) Zdenek Zeman torna a Pescara dove lo scorso anno ha centrato una promozione in Serie A, a cui nessuno credeva.
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"Tra la squadra capitolina, e quella abruzzese sulla carta non c'è partita, ma a non far dormire sonni tranquilli ai tifosi romanisti sono sono i soliti cali di tensione, e quegli errori individuali che hanno provocato delle débacles contro Bologna, Udinese, Lazio, e Parma. Come se non bastasse il Pescara ha cambiato allenatore: al posto di Stroppa, ex giocatore del Foggia di Zeman, che si è dimesso mostrando tanta dignità, la società ha chiamato Cristiano Bergodi.
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"L'ex giocatore degli abruzzesi, e della Lazio è stato per anni un nemico sportivo della Roma: ce li ricordiamo i suoi incontri ravvicinati al derby con Giannini, e le successive polemiche, anche se va detto che qualche anno dopo i due giocatori si sono riconciliati grazie ad un uomo di grande spessore che non c'è più, Gianni Elsner. E' proprio il cambio del tecnico a rappresentare il secondo ostacolo per la Roma: tutte le squadre che cambiano l'allenatore, infatti, di solito giocano sempre con più linfa soprattutto le prime partite. Durante l'estate, dopo l'addio di Zeman, la squadra si è rinnovata: sono rimasti Zanon, Capuano, Cascione, che saranno tutti e tre fermi per squalifica, più Nielsen, Romagnoli, e l'altro ex romanista Caprari, che è diventato per metà del club abruzzese, (speriamo che la Roma lo riscatti definitivamente). Sono arrivati, uomini di esperienza come Terlizzi, Modesto, ed altri tre ex romanisti: Colucci, Blasi, e Pelizzoli. Sono stati acquistati anche dei giovani come Weiss, Vukusic, Romagnoli, ed il portiere Perin, che si sta comportando bene, al punto da essere entrato nel mirino del Milan. L'ultimo ex giallorosso è Alessandro Cresenzi, difensore laterale ambidestro: tutti quanti si aspettavano un suo ritorno a Roma, ma non abbiamo capito se Zeman lo ha bocciato, oppure se ci sono stati problemi con la società, visto che il ragazzo non ha neanche svolto la preparazione a Trigoria con gli altri epurati. Di sicuro avrebbe fatto meglio di Piris, ed attualmente anche di Balzaretti. Il ragazzo è in comproprietà, e speriamo che torni a Roma. Bergodi giocherà col 3-5-2, modulo che mette fine ai sogni di vedere il famoso calcio – spettacolo visto l'anno scorso con Zeman, e che Stroppa non è riuscito a far vedere per colpa di una rosa che non lo ha poco seguito.
RISULTATI PRESTIGIOSI
Oltre alla promozione sotto la guida di Zeman, è doveroso ricordare le altre promozioni della società abruzzese, che ha raggiunto per la prima volta la Serie A nel 1976'77 con l'allenatore Cadè, e il presidente Armando Caldora. La squadra retrocesse l'anno seguente, ma nella stagione successiva ritornò nella massima serie, ed era allenata dall'ex romanista Angelillo. Il Pescara, però, retrocesse nuovamente in Serie B, e dovette aspettare solo la stagione 1986-'87 per ritornare nel calcio dei grandi. La squadra era allenata da Giovanni Galeone, ed il presidente era l'industriale dei gelati “Gis” Scibilia. La squadra riuscì a salvarsi grazie all'esperienza del campione brasiliano Junior, (che ancora oggi possiede una casa a Pescara), dello slavo Sliskovic, e di giocatori come Gatta, Camplone, Di Cara, e l'attuale allenatore del Palermo Gasperini. L'anno dopo, nonostante l'arrivo dei brasiliani Tita ed Edmar, gli abruzzesi retrocessero in Serie B battendo, però, la Roma all'Olimpico per 1-3.
I PRECEDENTI IN TERRA ABRUZZESE
Pescara e Roma si sono incontrate cinque volte, ed il bilancio è di quattro pareggi, e una vittoria della Roma. Il primo confronto risale alla stagione 1977-78: Finì 1-1, con rete di Zucchini, e pareggio su rigore del compianto Di Bartolomei. Altro pareggio, sempre per 1-1, nel campionato 1992-'93. Al gol di Carnevale al 48', il Pescara rispose su un calcio di rigore trasformato dall'attuale allenatore del Milan Allegri. Nella stagione 1987-'88 il Pescara fermò sullo 0-0 una Roma che si sarebbe classificata al terzo post; l'anno successivo, il confronto finì nuovamente a reti bianche. L'unica volta in cui i giallorossi espugnarono lo “stadio Adriatico” è avvenuta nella stagione 1979-'80: la Roma vinse 2-3, con reti di Amenta, Scarnecchia, e Carlo Ancelotti.
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