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L’Avversario: il Parma di Donadoni

(di Alberto Balestri) C’è voluta la Juventus e, un arbitraggio scandaloso per interrompere la serie di diciassette risultati utili consecutivi. Come spesso accade a chi non perde dopo tanto tempo, però, il Parma ha anche perso contro la Lazio,

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(di Alberto Balestri) C’è voluta la Juventus e, un arbitraggio scandaloso per interrompere la serie di diciassette risultati utili consecutivi. Come spesso accade a chi non perde dopo tanto tempo, però, il Parma ha anche perso contro la Lazio, ma questa volta la compagine emiliana ha giocato male.

La Roma, quindi, si ritrova ad affrontare un Parma non solo desideroso di riprendersi, ma che vorrà dimostrare che lo scorso 2 febbraio avrebbe dato filo da torcere alla compagine di Garcia nella gara che fu interrotta per la pioggia torrenziale che stava flagellando Roma per tutto il fine settimana. Al di là di queste due sconfitte il Parma ha disputato una grande stagione il cui merito è in primis di Donadoni, che ha svolto un ottimo lavoro, una volta che ha potuto lavorare in una piazza che non richiede risultati immediati. Se la compagine emiliana sta disputando un ottimo campionato, però, è anche merito dei giocatori, che hanno saputo interpretare il 3-4-3 che l’ex commissario tecnico della nazionale applica da anni. Non dimentichiamoci di Amauri, un giocatore che nella città emiliana ha ritrovato se stesso, e che in passato ha già fatto male alla formazione giallorossa, (vedi il capitolo degli ultimi precedenti n.d.r.). A centrocampo, invece, attenzione a Parolo, e all'esperienza di Marchionni. Attenzione anche ai due laterali di centrocampo: il primo è l’esterno sinistro Gobbi; il secondo, invece, è Biabiany, che segnò ai giallorossi nel match di andata, e che farebbe comodo alla Roma di Garcia. Non è detto, però, che possa giocare Schelotto che, dopo l’esperienza negativa al Sassuolo è tornato a buoni livelli.

La difesa è stata rafforzata dall'arrivo di Molinaro dallo Stoccarda, mentre il giocatore più rappresentativo di quel reparto è Paletta, giocatore accostato alla Roma nella sessione di mercato di gennaio. In porta, invece, attenzione a Mirante che quando è in giornata non lo ferma nessuno. La rosa è completata anche da Acquah, e Rossini, l'altro ex romanista Galloppa, Palladino, e il nuovo arrivato Pozzi. Se il Parma sta svolgendo un ottimo campionato è merito del suo presidente Ghirardi, che ha saputo fare un ottimo programma, e dal suo braccio destro il direttore sportivo, Leonardi. Il dirigente parmense è di Monterotondo, tifa per la Lazio, e vive la gara contro la Roma come un derby. Nel match di andata, però, è caduto nel grottesco quando ha negato la posizione regolare di Totti sulla rete dell’1-2 sebbene tutte le moviole dessero ragione all’arbitro e al segnalinee. Questo bellissimo campionato del Parma sembra essere destinato a non ripetersi, poiché la società ha problemi di bilancio, e sembra che alla fine dell’anno saranno venduti alcuni pezzi pregiati. Staremo a vedere, intanto, però, il Parma di oggi è un osso duro, e per batterlo ci vorrà una grande Roma.

ULTIMI PRECEDENTI A ROMA Dopo il ritorno in Serie A, stagione 2008-2009, la Roma ha battuto due volte su tre in casa il Parma. Lo scorso anno i giallorossi hanno vinto 2-0, con rete di Lamela al 7’, e di Totti al 70’. Con questa rete il capitano giallorosso ha realizzato il 227° gol col quale si porta al secondo posto nella classifica marcatori di tutti i tempi sorpassando Nordhal. L’anno precedente la Roma aveva sconfitto il Parma per 1-0 con un gol dell’ex Borini al 26’. Il giocatore, che attualmente milita nel Sunderland, era in comproprietà con la società emiliana, e nel mese sarebbe stato riscattato dalla società di Pallotta per poi essere ceduto al Liverpool. Nella stagione 2010-2011, invece il Parma strappa un punto prezioso rimontando il doppio svantaggio per 2-0 con due reti di Amauri al 74’, e al 79’. Per la formazione capitolina, invece, avevano segnato Totti al 18’ su rigore, e Juan al 39’. L’ultima vittoria del Parma all’Olimpico risale all’ormai lontano campionato 1997-’98: gli emiliani, infatti s’impongono per 0-1 con rete di Crespo al 44’. La compagine emiliana era allenata da Carlo Ancelotti, ex romanista campione d’Italia 1983 che, ironia della sorte, sfidava il suo maestro Nils Liedholm, che esordiva con la carica di direttore tecnico al fianco di Ezio Sella sulla panchina romanista. Il “barone”, e l’allora tecnico della giovanili giallorosse, erano stati chiamati al capezzale di una Roma mandata alla deriva dal tecnico argentino Carlos Bianchi.