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L’Avversario: il Napoli di Benitez e i tre tenori

(di Alberto Balestri) Sono tanti i motivi per battere il Napoli. Il primo è per consolidare quel secondo posto che la Roma si sta meritando sul campo;

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(di Alberto Balestri) Sono tanti i motivi per battere il Napoli. Il primo è per consolidare quel secondo posto che la Roma si sta meritando sul campo; il secondo è per mettere a tacere personaggi come Benitez, che parla di gol legali riferendosi al gol di Gervihno in Coppa Italia, rete che era regolare. Il terzo, infine, è quello di mettere a tacere Reyna che stigmatizza i presunti favori arbitrali subiti dalla Roma su twitter. Il problema, però, che la formazione giallorossa si presenterà allo scontro diretto incerottata, e senza De Rossi, vittima di una squalifica spropositata “grazie a Sky”. Come se non bastasse la squadra di Garcia è in calo fisico, mentre quella allenata da Benitez sta molto bene, e ha tanta voglia di vincere per cancellare il pareggio col Livorno, figlio di tanti fattori: presunzione, difesa pessima, fatiche di Europa League, e l’assenza di Higuain.

Le reti dell’attaccante argentino, infatti, stanno coprendo un reparto arretrato che fa acqua da tutte le parti. I problemi in difesa, infatti, sono rimasti sempre gli stessi, visto che fa ancora acqua anche se l'arrivo di Gouhlam ha dato maggiore spinta sulla fascia sinistra. Dal centrocampo in su, invece, la squadra è fortissima. In attacco abbiamo già scritto di Higuain, ma non dimentichiamoci di chi lavora per lui, ovvero le ali Marteens, e Calleon, divenuti fondamentali nel 4-2-3-1 di Benitez. Una grande alternativa a questi è Pandev, la cui rapidità sarà un altro grattacapo per la difesa giallorossa. Il trequartista è sempre Hamsik, che non brilla mai negli scontri diretti, anche se quest'anno è stato fermo a lungo per infortunio. I due centrocampisti centrali saranno Inler e Jorghihno. Quest'ultimo era stato salutato con molta diffidenza da Benitez, al punto da non averlo inserito nella lista per l'Europa League commettendo un errore.

Il brasiliano dal passaporto italiano, infatti, è diventato uno dei punti cardine dello scacchiere del tecnico spagnolo. Altra valida alternativa per la linea mediana è Behrami, che può giocare sia sulle fasce, ma che è un ottimo interno di centrocampo se Benitez dovesse decidere di optare per il 4-3-1-2. Altri giocatori che compongono il centrocampo partenopeo sono Dzemaili e Zapata, e Zuniga, mentre le alternative per l'attacco sono Zapata, e Insigne, che sogna sempre di dedicare tutta la sua carriera al Napoli. In porta, ovviamente, ci sarà il già citato Reyna, mentre il secondo portiere sarà Roberto Colombo: Rafael si è rotto i legamenti del ginocchio, e tornerà solo l’anno prossimo. Arbitrerà Rocchi, che aveva diretto la semifinale di ritorno di Coppa Italia a gennaio. La sua conduzione non piacque molto ai tifosi giallorossi, ma quella sera la squadra di Garcia ci mise del suo. Speriamo che questa volta arbitri bene, e sia meno permaloso, ma soprattutto che non si faccia condizionare dall’ambiente incandescente del “San Paolo”.

GLI ULTIMI PRECEDENTI AL “SAN PAOLO”

Lo scorso anno il Napoli è tornato alla vittoria contro i giallorossi vincendo per 4-1. Il campionato tornava dopo la sosta natalizia, e la gara si giocava il sei gennaio, una data molto infausta per la Roma, visto che ha collezionato molti risultati negativi. Il mattatore di quella serata fu Cavani, autore di tre reti, mentre la quarta rete verrà realizzata da Maggio. Il gol della bandiera romanista fu segnato da Osvaldo, che era tornato in Italia dopo una vacanza prolungata in argentina per “malattia”.Nella stagione 2011-2012, invece, la Roma espugnò il San Paolo giocando una delle più belle partite della stagione sotto Luis Enrique. La compagine giallorossa passa in vantaggio al 3' grazie ad un'autorete del nostro De Sanctis, per poi raddoppiare al 59' con Osvaldo. Il Napoli, che è sempre stato in partita, riapre la gara grazie ad Hamsik all'82', ma al 90' Fabio Simplicio firma il gol del definitivo 1-3. L'ultimo pareggio risale, invece, alla stagione 2009-2010: un rigore inesistente nei minuti finali regalò al Napoli un pareggio per 2-2: i giallorossi erano andati in vantaggio per 0-2, ma dovettero fare i conti anche con alcuni errori personali, oltre ad un arbitraggio poco chiaro.