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L’avversario: il Milan di Allegri, Galliani e…Barbara Berlusconi

(di Alberto Balestri) – A prescindere dalla rincorsa alla Juventus c’è un altro motivo per cui bisogna battere il Milan: il rifiuto di Massimiliano Allegri di venire alla Roma dopo che si era proposto.

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"(di Alberto Balestri) -A prescindere dalla rincorsa alla Juventus c’è un altro motivo per cui bisogna battere il Milan: il rifiuto di Massimiliano Allegri di venire alla Roma dopo che si era proposto. Il voltafaccia del tecnico livornese alla fine si è rivelato una fortuna per la formazione giallorossa, ma prima che nessuno si immaginasse di quello che avrebbe fatto Garcia, tutti quanti erano rimasti scioccati per quel bruttissimo dietro front. La permanenza a Milano, però, gli si è completamente ritorta contro: Allegri è rimasto vittima della guerra tra il suo mentore Galliani, che fece di tutto per riconfermarlo, e la rampante Barbara Berlusconi. Come se non bastasse l’allenatore toscano ha dovuto fare i conti con una campagna acquisti deficitaria e inadatta per come sta andando il Milan: la difesa non è stata rafforzata, e a gennaio l’ex giocatore del Lilla di Garcia Rami non sarà in grado di raddrizzare un reparto che fin qui ha incassato ventitre gol.

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"E poi perché acquistare un altro trequartista come Honda? E’ vero che l’arrivo del giapponese è un affare extra calcistico, ma la cosi detta campagna acquisti fatta con le figurine è ormai inadeguata, e se ne sta rendendo conto anche Barbara Berlusconi. Quest’ultima, infatti, quando arriverà al potere, vorrebbe valorizzare anche il vivaio, oltre a mantenere il Milan a buoni livelli. La formazione rosso nera deve anche fare i conti con un Balotelli sempre più arrogante, i cui atteggiamenti mettono in difficoltà un talento come El Shaarawi che è sempre più infortunato. Il vero problema del Milan in campionato è la mentalità: la squadra, infatti, pensa di essere ancora competitiva, mentre il discorso è completamente diverso in Champions League, dove il Milan si è comportato da cosi detta provinciale ottenendo una qualificazione miracolosa, ma meritata.

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"Di sicuro il ritorno di Kakà ha ridato serenità all’ambiente: il brasiliano, che nel periodo in cui stava poco bene non si è fatto pagare lo stipendio, è tornato un giocatore temibile; di sicuro non è quello degli anni passati, ma quando è in forma diventa sempre una spina nel fianco per tutte le squadre grazie alle sue giocate. Sarà lui a guidare i rosso neri che giocheranno con una formazione scontata, con Abbiati in porta, Abate e De Sciglio difensori di fasicia, con l’ex romanista Mexes, e Bonera difensori centrali. De Jong sarà il regista di un centrocampo formato da Montolivo, e Muntari, mentre il già citato Kakà guiderà l’attacco formato da Matri e Balotelli. Pur di risollevare la sua squadra Berlusconi si è recato a Milanello per caricare con successo l’ambiente alla vigilia dell’ultima gara di Champions. Per questo motivo troveremo un Milan caricato a pallettoni pronto a dare il primo dispiacere alla Roma, l’importante è che Rocchi arbitri bene senza farsi intimidire dal blasone dei rossoneri. Sappiamo tutti che in passato la Roma è sempre stata danneggiata dagli arbitri quando ha giocato a Milano, e dopo quello a cui stiamo assistendo il pericolo di un altro “biscotto” è sempre dietro l’angolo.

GLI ULTIMI PRECEDENTI AL “MEAZZA”

Lo scorso anno è finita con un pareggio per 0-0. I giallorossi, però, non erano riusciti sfruttare la superiorità numerica a causa dell’espulsione di Muntari al 41’ per proteste, per poi restare a loro volta in dieci quando al 90’ Totti è stato espulso per una gomitata all’ex romanista Mexes. La Roma recriminò anche per un rigore clamoroso negato a Lamela nella ripresa, ma quell’anno il Milan doveva arrivare terzo! L’anno precedente, invece, il Milan batté la Roma 2-1 con due gol di Ibrahimovic, che aveva ribaltato la rete del vantaggio iniziale di Osvaldo. La squadra allora allenata da Luis Enrique pagò a caro prezzo delle distrazioni difensive, ma fu anche penalizzata dall’arbitro Mazzoleni. Nel campionato 2010-2011, invece, il Milan fu punito dall’ex Borriello, che segnò l’unico gol col quale la Roma espugnò Milano, 0-1.

Nella stagione 2009-2010 l’arbitro Rosetti punì la Roma, che perse 2-1: il fischietto torinese negò un rigore a Menez, autore del vantaggio romanista al 3’, per poi concederne uno generoso a Ronaldihno, mentre Pato, firmò il gol della vittoria al 57’. Per compensare la pessima condotta arbitrale, Rosetti espellerà Ambrosini all’81. Nella stagione 2008-2009, la Roma sconfisse il Milan per 2-3 guadagnandosi il sesto posto che le varrà l’accesso al turno preliminare di Europa League. Per i giallorossi seganorono Riise al 36’, Menez all’80, e Totti all’85’. Per il Milan, invece, Ambrosini mise a segno una doppietta segnando al 75’, e all81’. Alla fine del match la squadra giallorossa onorerà Paolo Maldini, che quel giorno giocherà la sua ultima gara a Milano ritirandosi definitivamente dal calcio giocato.