(di Alberto Balestri)La nuova Roma di Garcia esordisce contro un Livorno che torna nella massima serie dopo quattro anni di Serie B. La formazione toscana, però, si trova in difficoltà, perché fino ad oggi si è rafforzata molto poco: il primo vero colpo di mercato è stato Emeghara.
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L’Avversario: il Livorno di Nicola
(di Alberto Balestri) La nuova Roma di Garcia esordisce contro un Livorno che torna nella massima serie dopo quattro anni di Serie B.
L'attaccante nigeriano, ma naturalizzato svizzero, è stato ingaggiato in prestito con il riscatto della metà alla fine dell'anno. In precedenza il Siena aveva acquistato dall’Inter, sempre con la formula del prestito, Duncan e Mbaye. Il primo torna in Toscana con la formula del prestito, mentre l’esterno di sinistra è alla sua prima esperienza con un club di Serie A. Questi due ragazzi, però, non risolveranno i problemi della squadra che, salvo colpi di scena, potrebbe essere rinforzata col difensore Rinaudo e la punta Iaquinta, due giocatori di esperienza che si sono svincolati rispettivamente da Napoli, e Juventus.
Non è detto che, a partire dalla prossima settimana, Rodrigo Taddei e Alessandro Crescenzi restino a Livorno: il primo a titolo definitivo, mentre il secondo dovrebbe andare almeno in comproprietà. La Roma dovrà fare molta attenzione a questo Livorno, anche se i valori in campo sono nettamente inferiori: la formazione giallorossa in questi due anni trova molte difficoltà nel battere le avversarie modeste, per di più sappiamo benissimo che l’ambiente sarà molto ostile visti i brutti rapporti tra le due tifoserie. Come se non bastasse, è dalla stagione 2007-2008 che la Roma fallisce sempre la prima giornata di campionato, quindi attenzione!
La società ha giustamente confermato come allenatore l’esordiente Davide Nicola, il cui modulo è un 3-5-2 molto elastico, in cui i giocatori chiudono tutti gli spazi agli avversari per poi affidarsi agli uomini di qualità per quanto riguarda l’attacco. In attesa di sapere quali saranno i prossimi arrivi è anche giusto citare alcuni elementi della rosa che lo scorso anno sono stati gli artefici della promozione in Serie A: il primo è il portiere Mazzoni, livornese doc, ma dovrebbe accomodarsi in panchina a favore di Bardi, un ragazzo che ha ottime probabilità di fare il salto di qualità, magari vestendo la maglia dell’Inter, la società che ne detiene il cartellino.
Per quanto riguarda la difesa, invece, De Carli, e Bernardini sono due difensori molto arcigni, mentre a centrocampo non dobbiamo dimenticarci l’esperienza di Gemiti, e Luci. In attacco, oltre al sopra citato Emeghara. attenzione alla velocità di Paulihno, e ai guizzi di Siligardi. L’unico ex della serata è quel Leandro Greco che fino due anni fa militava nella Roma, e che è tornato dall’esperienza fatta con l’Olympiakos. La paura è che il ragazzo, che non ha mai nascosto il suo tifo per i giallorossi, possa essere l’ennesimo giocatore – tifoso a fare gol alla sua squadra del cuore, ma se la Roma scenderà in campo sicura e senza timori, la porta di De Sanctis resterà sicuramente inviolata.
ULTIMI PRECEDENTI
L’ultima vittoria della Roma a Livorno risale alla stagione 2004-2005: finì 0-2, con reti di Montella e Totti. Gli altri confronti sono finiti in parità, ma macchiati da gravi errori arbitrali a scapito dei giallorossi. Nella stagione 2005-2006 finì 0-0: la Roma non giocò bene, ma nel finale l’arbitro Trefoloni le negherà un calcio di rigore per un fallo di mano clamoroso di Vargas. L’anno successivo, invece, il “capolavoro” lo combina l’arbitro Ayroldi: nel primo tempo concede un rigore inesistente al Livorno, e poi espelle Totti per un accenno di reazione dopo che aveva quasi schivato una gomitata di Galante che lo avrebbe colpito in faccia. La reazione del capitano sarà molto dura, al punto da spingere, (senza accorgersene) il povero Vito Scala che era entrato in campo per allontanarlo. Per fortuna questo episodio assurdo si era verificato dopo che il Totti aveva segnato il gol del definitivo 1-1. Sempre col medesimo punteggio finirà l’anno successivo: la Roma passa in vantaggio con De Rossi al 5’, ma un minuto dopo viene raggiunta da Tristan. La formazione di Spalletti non gioca bene, ma trova ugualmente il gol con De Rossi annullato ingiustamente dell’arbitro Rizzoli che aveva fermato il gioco per un fallo che ha visto solo lui. Era la stagione 2007-2008, e lo scudetto lo doveva vincere l’Inter che compiva cento anni…
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