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L’Avversario: il Genoa di Gasperini

(di Alberto Balestri) L’idea di coltivare un tecnico cresciuto nelle giovanili come Fabio Liverani, è morta sul nascere. Il presidente Preziosi è tornato di corsa all’antico richiamando quel Gian Piero Gasperini che dal 2006 al 2010 ha...

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(di Alberto Balestri) L’idea di coltivare un tecnico cresciuto nelle giovanili come Fabio Liverani, è morta sul nascere. Il presidente Preziosi è tornato di corsa all’antico richiamando quel Gian Piero Gasperiniche dal 2006 al 2010 ha guidato il Genoa con ottimi risultati. Indossata di nuovo la tuta rossoblù, il tecnico piemontese sembra non essersi mai allontanato dalla Liguria visti gli ottimi risultati che sta facendo con la squadra. L’ottavo posto fin qui conseguito è meritatissimo, anche se c’è qualche rimpianto per le ultime due gare in trasferta perse contro Cagliari e Bologna, in particolare quella contro i sardi, dove il Genoa è stato vittima di qualche decisione arbitrale controversa.

Il modulo di Gasperini è sempre il solito, il 3-4-3. Questo modulo diventa un 5-3-2 in fase difensiva un 5-3-2, ma spesso si trasforma anche in un 5-4-1. Nella gara contro il Sassuolo, però, l’allenatore piemontese ha schierato la squadra con un insolito 4-4-2, perché si ritrova a disposizione dei giocatori validi che si sanno adattare facilmente dal punto di vista tattico. Nella rosa genoana spiccano tantissimi elementi appetiti da molti club, a cominciare dal centrocampista slovacco Kukca, che domenica non ci sarà per infortunio.

Non dimentichiamoci, però, dei suoi compagni di reparto come Biondini, e l’ultimo arrivato Cabral, giocatore di Capoverde, ma dal passaporto svizzero. Nel centrocampo genoano c’è anche l’ex laziale Matuzalem, giocatore che a Roma non era amato per i suoi atteggiamenti anche dai laziali, mentre i tifosi romanisti lo odiavano per le provocazioni nelle stracittadine. Le ali della linea mediana sono Versaljkd, e Antonelli. Quest’ultimo, che ricopre la corsia di sinistra, era ad un passo dal Napoli, ma alla fine è saltato tutto. Chissà se la Roma ci farà un pensierino: un esterno di sinistra serve e, visti gli ottimi rapporti col Genoa, non è detto che possa scapparci una bella sorpresa. Chi deve tornare a Roma è Andrea Bertolacci, un giocatore poliedrico che ricopre sia l’esterno di attacco sinistro, sia il cosi detto “falso nueve”: dopo anni in giro per l’Italia, è ora che questo ragazzo venga riscattato dalla Roma. In attacco, al posto dello squalificato Gilardino, ci sarà Calaiò, mentre sono da tenere d’occhio Fefatidis e Kanoté, le due ali che giocano rispettivamente a destra e a sinistra. Una delle tante alternative del reparto avanzato è Stoian, giocatore in comproprietà con la Roma, che però dovrebbe partire dalla panchina. Per quanto riguarda la difesa, invece, Manfredini e Antonini sono supportati dal leader Portanova, che ha un passato nelle giovanili giallorosse anche se di dichiarata fede laziale. Attenzione per quanto riguarda il ruolo del portiere: visto che ultimamente all’Olimpico abbiamo assistito alle gesta di “Jascin Pegolo”, e “Jascin Avramov”, questa volta potrebbe essere il turno di Mattia Perin. Il giovane estremo difensore, infatti, sta vivendo un buon momento di forma, e potrebbe sfoderare una grande prestazione. Oltretutto il ragazzo nato a Latina tifa per i la Roma, e non è la prima volta che alcuni portieri di fede romanista abbiano giocato alla grande contro la squadra per la quale tifano. Speriamo che domenica pomeriggio tutto ciò non accada, anche se auguriamo di cuore a Perin di fare una grande carriera e chissà, magari in giallorosso.

GLI ULTIMI PRECEDENTI ALL'OLIMPICO  Lo scorso anno la Roma ha sconfitto il Genoa per 3-1. Il Genoa, però, non meritava di perder, anzi, per un certo periodo della gara avrebbe meritato qualcosa di più. Totti segna su rigore al 16’ raggiungendo la quota di 225 gol, che gli vale il secondo posto in classifica di reti fatte nei campionati. Il Genoa pareggia su rigore al 41’ con Borriello, che non esulta…tant’è vero che a fine anno è tornato a vestire il giallorosso. Nel momento migliore del Genoa la Roma segna al 57’ con un bel colpo di testa del giovane e debuttante Romagnoli. All’ultimo minto Perrotta firma il gol del 3-1. Due anni prima, invece, la Roma ha battuto i liguri per 1-0 con rete di Osvaldo dopo tre minuti. La gara si giocò  lunedì sera, perché due giorni prima era stato disputato il Torneo Sei Nazioni di rugby. L'ultimo pareggio del Genoa all’Olimpico si è verificato nella stagione 1993-'94, 1-1. L'ultima vittoria dei liguri a Roma, invece, risale alla campionato 1989'90: finì 0-1: la partita fu disputata allo Stadio Flaminio perché l'Olimpico era chiuso per i lavori per i mondiali di calcio.