(di Alberto Balestri) Non è bello scriverlo, ma la professione lo impone: la Roma non ha mai perso contro il Chievo allo “Stadio Bentegodi”.
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L'avversario: il Chievo di Pellissier
(di Alberto Balestri) Non è bello scriverlo, ma la professione lo impone: la Roma non ha mai perso contro il Chievo allo “Stadio Bentegodi”.
Visti i risultati altalenati della formazione giallorossa, infatti, non è detto che possa succedere. Ovviamente tutti quanti tocchiamo ferro, ma il Chievo che affronterà la Roma è una squadra ben organizzata che può mettere in difficoltà l'umorale compagine di Luis Enrique; fortunatamente i veneti sono salvi, e scenderanno in campo senza grandi stimoli, ma di sicuro onoreranno l'impegno.
L'unico pericolo è rappresentato dal calcioscommesse: il Chievo, infatti, sarebbe coinvolto, ma in attesa che arrivino i primi deferimenti la società del presidente Campedelli è innocente. Nel frattempo è doveroso complimentarci col patron dei gialloblù, e tutto il suo staff per il modo in cui viene gestita la società veronese. La ricetta, infatti, è sempre la stessa: una rosa formata da uomini di esperienza, e altrettanti giovani che in prospettiva possono diventare buoni giocatori. Il tutto sotto la regia di un allenatore come Domenico Di Carlo, che sembra non essersi mai allontanato da Verona dopo la brutta esperienza dello scorso anno con la Sampdoria.
L’ex tecnico della formazione genovese applica il 4-3-1-2, un modulo ben collaudato, e col quale quest’anno si è tolto delle ottime soddisfazioni. In porta ci sarà Sorrentino, un portiere che da anni è sempre stato vicino alla Roma anche per sua stessa ammissione, ma quest’affare non si è mai concretizzato. La difesa è formata da Nicolas Frey, esterno destro che potrebbe far comodo alla Roma del prossimo anno, e Dramé che opera sulla fascia sinistra. Al posto dell’ex romanista Andreolli, infortunatosi ad un dito del piede, giocherà l’esperto Dainelli, che dovrebbe far coppia con Cesar. Bradley avrà le chiavi del centrocampo, mentre i due interni saranno L. Rigoni e Vacek. Thereau, giocherà a ridosso delle punte Pelissier, e Paloschi. Nella rosa clivense figurano anche elementi come il laterale difensivo Sardo, il centrocampista Hetemaj, e il romanista Moscardelli che non ci sarà perché è infortunato.
L'augurio è quello di una pronta guarigione, e di tornare a segnare a tutte le squadra di calcio eccezion fatta per la formazione giallorossa: tutti coloro che si professano tifosi della Roma, infatti, prima o poi la fanno sempre piangere, e Moscardelli è uno di questi. I rapporti tra le due società sono buoni, anche ora che la famiglia Sensi non c'è più: in quest'ultimo periodo, infatti, si è parlato di un interessamento dei giallorossi nei confronti di Bradley, e non è detto che l'affare possa andare in porto. Intanto, però, la società giallorossa ha riscattato dal club veneto l'attaccante Tallo, e dopo quello che gli abbiamo visto fare sabato sera contro il Napoli pensiamo che ne sia valsa la pena.
PROBABILE FORMAZIONE4-3-1-2 Sorrentino; N.Frey; Dainelli; Cesar; Dramè; L.Rigoni; Bradley; Vacek, Thereau; Pelissier; Paloschi. All. Di Carlo.
PRECEDENTICome abbiamo scritto all’inizio la Roma non ha mai perso contro il Chievo al “Bentegodi”. L’ultimo pareggio risale allo scorso anno: finì 2-2 con i giallorossi che furono rimontati dopo essere stati in vantaggio per 0-2. La gara si giocò a dicembre, in un campo orribile, e ai limiti del regolamento. L’ultima vittoria, invece, risale al famoso 16 maggio 2010: la Roma vinse 0-2, ma non bastò per vincere uno scudetto, (vinto dall’Inter n.d.r.) che sarebbe stato memorabile per com’era iniziata la stagione. Alla fine del campo i giocatori andarono a ringraziare i tantissimi tifosi accorsi al “Bentegodi”, i quali esposero uno striscione che incarna il tifo e la passione per i colori giallorossi: “Chi tifa Roma non perde mai”. Subito dopo apparve un altro striscione con la scritta in inglese “To be continued”, (la storia continua): i tifosi romanisti speravano che l’anno successivo la Roma potesse vincere quello scudetto appena sfumato, per colpa di un inizio disastroso, di alcune partite sbagliate in autunno, e qualche arbitraggio discutibile alla fine della stagione. Quello striscione, purtroppo, rimase solo una grande illusione.
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