(di Alberto Balestri) La Roma cerca di rialzare la testa dopo la clamorosa batosta casalinga contro il Bologna affrontando un Cagliari in grande difficoltà.Ficcadenti, infatti, è ad un passo dall'esonero: il tecnico dei sardi non è mai stato amato dalla tifoseria sia per mancanza di carisma, sia perché non è mai riuscito a dare un gioco, e un'identità alla squadra. La Roma, quindi, ha due grandi opportunità: vincere in Sardegna dopo diciassette anni, e quello di fare un favore ai tifosi sardi che non vedono l'ora di sbarazzarsi del tecnico marchigiano.
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L’Avversario. il Cagliari di Ficcadenti e Daniele Conti
(di Alberto Balestri) La Roma cerca di rialzare la testa dopo la clamorosa batosta casalinga contro il Bologna affrontando un Cagliari in grande difficoltà.
Il problema della formazione di Zeman, però, è legato agli infortunati: De Rossi e Osvaldo non si sono ancora ristabiliti, e se Totti dovesse giocare non dobbiamo aspettarci la prestazione che ha fatto contro il Bologna, viste le sue condizioni fisiche precarie.
Tornando a parlare del Cagliari possiamo dire che non è affatto una squadra scarsa: durante il mercato estivo è stato acquistato dal Siena Luca Rossettini, un ottimo difensore centrale che meriterebbe di giocare in una squadra più forte, magari proprio nella Roma. Sempre per quanto riguarda il reparto arretrato è stato ingaggiato con la formula del prestito con diritto di riscatto il difensore brasiliano Avelar, un buon laterale sinistro di difesa.
Dopo l'ottima esperienza in Serie B con la Juve Stabia è tornato a casa Sau, attaccante di ottime prospettive che, per le sue caratteristiche sarebbe perfetto per la Roma di Zeman. Il ragazzo, infatti, gioca come esterno di attacco a sinistra nello sterile 4-3-3 di Ficcadenti, anche se è in grado di operare anche sulla corsia di destra. Questi tre nuovi innesti rafforzano un organico che, nonostante le attuali difficoltà, è in grado di garantire alla tifoseria la permanenza in Serie A con grande anticipo.
La cosiddetta spina dorsale della squadra è stata tutta confermata: in porta c'è sempre Agazzi che è una garanzia; nel reparto arretrato è rimasto Astori dopo che per tutto il mercato estivo è stato in procinto di tornare al Milan, club in cui si era valorizzato. Daniele Conti, figlio del grande Bruno, è sempre più leader della squadra, che dirigerà l'orchestra in un centrocampo che vedrà quasi sicuramente Nainngolann come interno di sinistra, e Dessena nella corsia opposta. Cossù, invece, non giocherà a causa di un infortunio alla coscia sinistra che lo terrà fermo per qualche settimana. In attacco Thiago Ribeiro, o Ibarbo giocheranno sulla corsia di destra, mentre il centravanti sarà Pinilla. Il giovane Sau, di cui abbiamo speso già tante parole qualche riga sopra, si posizionerà a sinistra. La partita di disputerà a porte chiuse allo stadio “Is Arenas” di Sant'Elena Quartù. Il Cagliari, infatti, ha abbandonato il fatiscente “Sant'Elia” in polemica col sindaco Zedda, che sta impedendo al presidente Cellino di costruirsi uno stadio di proprietà.
Il problema è che l'impianto Is Arenas, è ancora in costruzione, e non è idoneo per disputare una partita di calcio professionistico. In un altro paese il Cagliari sarebbe stato sanzionato, ma questa situazione grottesca è l'ennesima fotografia di un calcio italiano sempre più mediocre, e gestito da dirigenti inadeguati. Il fatto che la società cagliaritana non voglia rimborsare i biglietti venduti dimostra di come in Italia regni l’anarchia nel mondo del pallone.
GLI ULTIMI PRECEDENTI
L'ultima vittoria dei giallorossi in Sardegna risale alla stagione 1995-'96: la Roma vinse 2-0 con due gol dell'allora ex cagliaritano Fonseca. La vittoria dei capitolini tarda anche perché il Cagliari ha militato per diversi anni in Serie B. Negli ultimi cinque anni la Roma ha collezionato tre pareggi consecutivi: nella stagione 2007-2008, finì 1-1 con i giallorossi costretti a recuperare lo svantaggio dei sardi, per poi essere fermati dalle parate del romanista per finta Storari. L'anno successivo il risultato fu di 2-2, e anche nella stagione 2009-2010, quando la Roma, in vantaggio di due reti a zero, fu clamorosamente rimontata nei minuti di recupero. Da censurare, invece gli ultimi due confronti: 5-1 nell'annata 2010-2011, e un'altra brutta sconfitta per 4-2 lo scorso anno.
PALMARES E RISULTATI SIGNIFICATIVI
Nella bacheca del Cagliari figura lo storico scudetto della stagione 1969-'70: uomo simbolo di quella squadra era il grandissimo Gigi Riva, che legò la sua carriera alla formazione sarda rifiutando offerte allettanti dei clubs del nord. Nel 1988-'89 il Cagliari, allenato dal giovanissimo romano e romanista Claudio Ranieri, ha vinto la Coppa Italia di Serie C. Nella rosa dei sardi militava Massimiliano Cappioli: cresciuto nella Roma, il ragazzo fu ceduto al Cagliari nel 1988, per poi essere ricomprato nella stagione 1994-'95, fortemente voluto da Carlo Mazzone, che aveva coronato il sogno di allenare la Roma dopo aver conquistato uno storico sesto posto coi sardi l’anno prima. Tale piazzamento consentì al Cagliari di accedere in Coppa Uefa l’anno successivo dove conquistò una storica semifinale. I sardi, che avevano eliminato la Juventus ai quarti di finale, dovettero inchinarsi all’Inter togliendosi la soddisfazione di batterlo in casa per 3-2 nella semifinale di andata prima di soccombere 3-0 a Milano. Sulla panchina del Cagliari era seduto Bruno Giorgi, un tecnico stimatissimo soprattutto dal punto di vista umano, che è scomparso il 22 settembre del 2010.
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