rubriche

L’Avversario: il Bologna di Donadoni e Destro

Con l'arrivo del nuovo tecnico la squadra è rinata, e uscirà molto presto dal pantano della lotta per non retrocedere

Redazione

Alla fine il problema del Bologna era Delio Rossi. Se l'ex tecnico della Lazio fosse rimasto, infatti, la compagine romagnola avrebbe collezionato altri risultati negativi, per poi giocare la cosi detta partita della vita contro i giallorosssi, magari catechizzata da un tecnico che spesso ha creato polemiche ogni volta che ha affrontato la Roma.

Con l’arrivo di Donadoni il Bologna è rinato, e uscirà molto presto dal pantano della lotta per non retrocedere. L'ex tecnico della nazionale ha iniziato col piede giusto perché, a differenza del suo predecessore, ha deciso di prendere in considerazione tutta la rosa che aveva a disposizione facendo sentire importanti tutti i giocatori. E che giocatori, visto che quest'estate Pantaleo Corvino ha portato in rosso blu il portiere Mirante, e il difensore centrale Rossettini, giocatore sottovalutato dagli addetti ai lavori. A centrocampo sono arrivati Taider, Donsah, e il primo ex romanista della giornata Matteo Brighi. In attacco, invece, sono stati ingaggiati Giaccherini, Brienza, e quel Mattia Destro che a Roma ha fallito il salto di qualità, e che ha preferito il Bologna invece del Monaco. L’ex attaccante giallorosso ha miracolosamente recuperato da un infortunio muscolare, e darà il massimo pur di far male alla sua ex squadra, ma la Roma non ha paura di un giocatore con dei grossi limiti caratteriali, e tecnico-tattici. Della squadra che lo scorso anno che è tornata in Serie A, sono rimasti giocatori come i difensori Gastaldello, Morleo, Oikonomou, e Sarr, ma anche i centrocampisti Zuculini e Diawara, e le punte Acquafresca, e Mancosu. Nel match vinto in trasferta contro il Verona per 0-2, Donadoni ha schierato la sua squadra col 4-2-3-1, ma è ancora alla ricerca del modulo più adatto per i giocatori di cui dispone. Per questo motivo, non è detto che contro i giallorossi posa adottare un modulo più accorto, senza rinunciare al gioco, altrimenti sarà sopraffatto dalla straripante Roma di Garcia. Ottimi i rapporti tra le due società, visto che il presidente del Bologna Joey Saputo è americano come il nostro James Pallota. Per questo motivo non è detto che a gennaio possano esserci degli scambi di mercato fra le due società.

GLI ULTIMI PRECEDENTI A BOLOGNA

L'ultima vittoria del Bologna in casa contro i giallorossi risale alla stagione 2004-2005. I rossoblù, allenati dall'ex romanista Mazzone, vinsero meritatamente 3-1, e alla fine della gara l’allenatore della Roma Rudy Voeller rassegnò le dimissioni dopo solo quattro gare perché lo spogliatoio era ingestibile. Il tedesco volante aveva sostituto Prandelli che si era dimesso per motivi familiari, ma anche perché all’interno dell’ambiente romanista c’era una situazione difficilissima, tant’è vero che quell’anno la Roma si salverà alla penultima giornata. L’ultima vittoria dei giallorossi, invece, risale a due anni fa, quando il Bologna retrocesse in Serie B: finì 0-1 con rete di Nainggolan al 37’. L’ultimo pareggio allo stadio “Dall’Ara”, risale alla stagione 2012-2013, e fu un pirotecnico 3-3: la Roma passa in vantaggio con Florenzi al 9’, ma al 17’ Gilardino pareggia. Osvaldo riporta i giallorossi in avanti al 18’, ma al 26’ Gabbiadini firma il 2-2. Nella ripresa Pasquato segna il gol del momentaneo sorpasso al 54’, ma al 74’ Tacthidis segna il definitivo 3-3. Nel finale, però, la Roma crolla, e solo due legni di Diamanti eviteranno un incredibile 4-3. Zeman salverà la sua panchina, ma per poco: una settimana dopo, infatti, sarebbe stato esonerato nella gara interna contro il Cagliari.

Alberto Balestri