Dopo il vergognoso scippo subito contro la Juventus, la Roma torna in campo affrontando il Chievo che, a detta della maggior parte degli addetti ai lavori è la squadra più scarsa del campionato.
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L’Avversario: il Chievo Verona di Corini
L'anno scorso la Roma, priva di alcuni titolari, dovette faticare le sette camicie per aver ragione di un Chievo che sfoderò un catenaccio degno di Nereo Rocco.
E' vero che a causa del bacino d'utenza molto basso di tifosi, il presidente Campedelli ha sempre svolto un mercato volto al risparmio, ma non si possono ingaggiare solo giovani di buone speranze, o giocatori che vengono da fallimenti.
Ci riferiamo a Maxi Lopez, che pure se dice segnare gol pesanti è sempre un attaccante che non è mai esploso, oppure al rientrante Schelotto, che per l'ennesimo anno deve dimostrare a se stesso di essere pronto per una grande squadra.
Gli unici arrivi di un certo rilievo sono stati, per di più due calciatori che lo scorso anno sono retrocessi, Izco dal Catania, e Bardi dal Livorno, anche se quest'ultimo gioca titolare inamovibile nell'under 21.
Uno dei motivi per cui questa squadra è molto debole dal punto di vista tecnico è dipeso anche dalla ricostruzione del centrocampo dove, oltre all'arrivo del già citato Izco, la società ha ingaggiato con la formula del prestito lo sloveno Birsa, Cofie, e il francese di origine italiana Mangani, ma non è arrivato alcun giocatore navigato, capace di prendere per mano la squadra nei momenti delicati.
Alla fine saranno proprio i veterani a cantare e a portare la croce: i difensori, Frey, Dainelli, Cesar, Sardo, e Gamberini, e gli attaccanti Pelissier, i cui gol hanno sempre tenuto il Chievo a galla negli anni passati, Meggiorini, ma soprattutto Alberto Paloschi, una punta molto interessante che, secondo chi scrive, il Milan ha scaricato troppo in fretta. Saranno proprio questi giocatori a dare la scossa ai nuovi arrivati, ma il loro aiuto non sarà sufficiente, e che questa società a gennaio dovrà tornare con prepotenza sul mercato per evitare una retrocessione che, ora come ora, è una vera e propria realtà.
In attesa della sessione di mercato invernale la società starebbe pensando di esonerare Corini nel caso in cui dovesse uscire sconfitto con i giallorossi, ma tale decisione è sbagliata visto che un suo eventuale sostituto, (si vocifera che sia Davide Nicola), non ha la bacchetta magica per cambiare una situazione che sembra essere irrimediabile. La società, invece, dovrebbe puntare ancora su Corini, un tecnico giovane che ama il bel gioco, ama che sabato pomeriggio dovrà abbandonare ogni indole propositiva per adottare un chiusissimo 5-3-2. Sabato pomeriggio, infatti, assisteremo ad un Chievo rintanato nella propria area di rigore, e ad una Roma molto rimaneggiata che, come accadde lo scorso anno, (leggi gli ultimi precedenti n.d.r.), dovrà avere tanta pazienza per scardinare le barricate dei giocatori giallo blu.
GLI ULTIMI PRECEDENTI ALL'OLIMPICO
Come abbiamo accennato nell'ultima parte della presentazione della formazione giallo blu, lo scorso anno la Roma, priva di alcuni titolari, dovette faticare le sette camicie per aver ragione di un Chievo che sfoderò un catenaccio degno di Nereo Rocco. Finì 1-0 con rete di Borriello al 67'. La stagione precedente, quella 2012-2013, invece, il Chievo sbancò l'Olimpico con una rete di Theureau al 90', gol che valse la permanenza nella massima serie per i veneti. L'ultimo pareggio conseguito dal Chievo risale alla stagione 2008-2009: finì 0-0 con una Roma che dovette fare i conti con le parate di Sorrentino per tutto il primo tempo, e ad inizio ripresa, per poi calare d'intensità rischiando di perdere la partita se l'arbitro non avesse concesso un rigore per un fallo di Panucci su Bogdani. La formazione giallorossa, stava disputando un campionato deludente, e quel pomeriggio subì la contestazione della curva sud, che aveva organizzato un torneo di calcetto tra i gruppi organizzati fuori dai cancelli per poi entrare l'ultimo quarto d'ora.
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