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L’Avversario: il Cagliari di Zeman e del presidente Giulini

I sardi sono in forma, e vorranno vendicare la sconfitta immeritata di domenica scorsa contro l’Atalanta.

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Saremo banali, ma in questo momento il Cagliari è l’avversario peggiore che si pone sulla strada dei ragazzi di Rudi Garcia: i sardi sono in forma, e vorranno vendicare la sconfitta immeritata di domenica scorsa contro l’Atalanta.

Come se non bastasse ci sono due persone che vorranno riprendersi delle rivincite personali.

Il primo, ovviamente, è Zeman, che proprio un anno e mezzo fa fu esonerato dalla società giallorossa dopo aver perso 2-4 proprio col Cagliari, ha iniziato a polemizzare sul suo esonero, salvo poi addolcire la pillola in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport lo scorso venerdì. L’altro è Daniele Conti, che ormai ha rinnegato la “casa-madre” per sposare la Sardegna, e visti i precedenti sappiamo benissimo che questo “simil Candreva” s’impegnerà come se dovesse giocare la finale di Champions League.

La caratteristica che contraddistingue Zeman è il suo modulo di gioco, il 4-3-3, i cui principali interpreti del centrocampo sono il già citato Daniele Conti, gli svedesi Ekdal, ed Eriksson, senza dimenticarci di Dessena e Crisetig. Per quanto riguarda il ruolo del portiere, invece, il Cagliari ha ingaggiato i portieri Cragno dal Brescia, e Colombi dal Carpi. In difesa, invece, al posto di Astori, primo degli ex rossoblù insieme a Naingolalnn, sono arrivato Ceppitelli dal Bari, e Capuano, che ha già lavorato con Zeman al Pescara. Per quanto riguarda gli esterni di difesa, invece, vanno tenuti d’occhio Balzano e Avelar, senza dimenticare l'esperto Pisanu, e Murru. Il leader indiscusso del reparto arretrato, invece, è Luca Rossetini, giocatore molto sottovalutato che meriterebbe una piazza più prestigiosa. Il vero fiore all’occhiello del 4-3-3 zemaniano è l’attacco, il cui titolari dovrebbero essere Farias, Sau, e Ibarbo, anche se non è detto che Zeman decida di far giocare Cossù sacrifinado Farias. L’attacco è completato da Samuele Longo.

Se Zeman è tornato ad allenare è merito del presidente cagliaritano Giulini, che ha rilevato la società dal vulcanico Cellino, dopo che era fallita la trattativa con un gruppo di americani. La scelta di Giulini è molto coraggiosa, perché Zeman è e sarà sempre molto scomodo per le dichiarazioni che ha fatto sul marciume del calcio italiano, e siamo certi che i sardi non saranno affatto trattati bene dal cosi detto Palazzo.

Il tecnico boemo, ma italiano di adozione, però ha anche molti difetti, ed il suo fallimento con la Roma è dipeso anche per la sua rigidità: i problemi che culminarono col suo esonero nacquero dal fatto che alcuni giocatori soffrivano di problemi fisici a causa degli allenamenti durissimi a cui li sottoponeva, ma il mister non ne voleva sapere. Non sappiamo se questa storia sia vera o no, ma pensiamo che gli allenamenti di Zeman possano creare problemi a giocatori di età avanzata, e che siano più adatti per giocatori giovani che vogliono sfondare nel mondo del calcio.

GLI ULTIMI PRECEDENTI ALL’OLIMPICO

L’ultima volta che la Roma ha sconfitto il Cagliari è accaduto nel febbraio del 2011 nell’anticipo del sabato sera. Finì 3-0 con reti di Totti su rigore al 22’, Perrotta al 71’, e Menez al 90’. L’anno successivo, invece, la Roma di Luis Enrique faceva il suo esordio davanti al proprio pubblico, ma veniva sconfitta per 1.-2 con reti di Daniele Conti, (tanto per cambiare...) al 68’, e raddoppio di El Kabir al 90’. La Roma trova il gol solo all'ultima azione con De Rossi, che sfrutta una respinta di Agazzi su punizione di Totti. Al fischio finale il pubblico applaudirà i giocatori giallorossi per la volontà nell’applicare le idee del tecnico andaluso, col quale si era intrapreso un progetto che morirà alla fine dell’anno. Lo scorso anno, invece, finì 0-0, ed il vero protagonista fu il portiere cagliaritano Avramov, che tornava in campo dopo sei anni passati tra la tribuna e la panchina. L’estremo difensore bulgaro parò l’impossibile, per poi tornare ai suoi livelli nella gare successive.. Speriamo che domenica pomeriggio non venga imitato dai suoi successori.