rubriche

L’Avversario: l’Atalanta di Colantuono

Il modulo che i nerazzurri adotteranno dovrebbe essere il 4-4-1-1, e non il 3-5-2, schieramento che quest'anno ha usato in qualche occasione.

finconsadmin

Per la Roma è una gara fondamentale per la corsa alla Juventus, per l’Atalanta è la gara della svolta. La formazione bergamasca, ha iniziato col piede sbagliato, e si ritrova in zona-retrocessione tra lo stupore di tutti. In realtà l’Atalanta gioca bene, ma segna poco.

Mancano le reti di Denis, che fino ad oggi ha segnato solo un gol, mentre gli infortuni hanno aumentato i problemi, in particolare i guai fisici di Rolando Bianchi, ma soprattutto quelli dei centrocampisti Gomez, Molino, ed Estigarriba.

L'Atalanta, comunque, si riprenderà, e la speranza di Colantuono è che lo faccia contro la Roma: il tecnico degli orobici ha promesso battaglia alla squadra giallorossa, e costruirà una squadra molto corta, che farà densità a centrocampo andando a pressare il primo portatore di palla. Non sarà un'Atalanta arrembante, ma di sicuro l’Atalanta darà fastidio ai giallorossi senza rinunciare al gioco: il modulo che Colantuono adotterà, quindi, dovrebbe essere il 4-4-1-1, e non il 3-5-2, schieramento che quest'anno ha usato in qualche occasione. La rosa nero azzurra è rimasta praticamente quella dello scorso anno: la società, infatti, non ha fatto rivoluzioni, anzi, ha anche puntellato la squadra. Oltre ai già citati Bianchi, Estigarriba, e Gomez, infatti sono arrivati alcuni giocatori come, ad esempio l'ex romanista D'Alessandro, il cui cartellino del ragazzo era per metà della Roma e del Cesena, ma una volta riscattato dalla società capitolina è stato ha venduto all’Atalanta. Un altro arrivo è stato quello del portiere Avramov, che i tifosi della Roma conoscono bene perché un anno fa parò l'impossibile quando i giallorossi affrontarono il Cagliari all'Olimpico, (0-0 ndr).

Per fortuna l'estremo difensore bulgaro resterà in panchina: il portiere titolare Sportiello è più forte al punto d'aver fatto le scarpe a Consigli, che è stato ceduto al Sassuolo. Sono rimasti tanti giocatori che costituiscono l'ossatura della squadra, a cominciare dai centrocampisti Del Grosso, Migliaccio, Carmona, e Cigarini, e i difensori come lo storico capitano Bellini, Benalouane, e l'ex laziale Stendardo. E Biava? Che sia diventato ad immagine e somiglianza del laziale che pensa solo alla Roma lo abbiamo capito tutti, e invece di commentare le sue dichiarazioni lasciate la scorsa settimana gli vorremo chiedere se tiferà per la sua Lazio, o la Juventus, nel caso in cui l'Atalanta dovesse uscire sconfitta contro la Roma, (i romanisti tocchino ferro!). Concludiamo, invece, con l'augurio che non succeda nulla a livello di ordine pubblico, sperando che la Roma non trovi un ambiente ostile figlio della rivalità tra le tifoserie, ma anche del momento negativo che l'Atalanta sta vivendo.

GLI ULTIMI PRECEDENTI A BERGAMO

Lo scorso finì 1-1: la formazione di Garcia, giocò male fino al 51’, quando subì il gol del momentaneo vantaggio atalantino su calcio di punizione di Brivio. La reazione degli uomini di Garcia fu premiata al 90' quando Stroootman siglerà il gol del pareggio. Durante il forcing giallorosso, però, un fallo di mano di Canini su tiro di Maicon a botta sicura verrà incredibilmente ignorato dall’arbitro Damato, ma soprattutto dai suoi collaboratori: sarebbe stato calcio di rigore ed espulsione, ma la Juventus “doveva allungare sulla Roma”. Nella stagione 2012-2013, invece, la Roma guidata da Andreazzoli vinse 2-3 giocando una gara epica: quel pomeriggio, infatti, si giocò a lunghi tratti sotto una folta nevicata. Per i giallorossi segneranno Marquihno al 12’, Pjanic, al 34’, e Torosidis al 71’. Per l’Atalanta andrà a segno il croato Ljvaja, che segnerà due reti al 4’, e al 44’. Da censurare, invece, il confronto dell’anno precedente: la Roma fu sconfitta 4-1, subendo un’umiliazione pesantissima: ad un certo punto il tecnico Colantuono inviterà i suoi giocatori a fermarsi per evitare che la formazione capitolina subisse una sconfitta simile a quella di un mese fa contro il Bayern di Monaco. La gara sarà ricordata per l'esclusione di De Rossi, che si era presentato con cinque minuti di ritardo alla riunione tecnica scatenando un putiferio mediatico sulla decisione presa dal tecnico spagnolo.