Anche nel calcio c’è sempre una prima volta per tutti, e domani la Roma affronterà lo Spezia per la prima volta in una gara ufficiale. La formazione ligure è approdata agli ottavi di finale eliminando al secondo turno il Brescia, per poi estromettere a sorpresa il Frosinone al terzo turno.
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Coppa Italia, l’Avversario: lo Spezia di Di Carlo
La formazione ligure è approdata agli ottavi di finale eliminando al secondo turno il Brescia, per poi estromettere a sorpresa il Frosinone al terzo turno
L’ultimo ostacolo, invece, è stata la Salernitana di Claudio Lotito, evitando così ai giallorossi di disputare un altro “derby”. Lo Spezia sa benissimo di essere sfavorito, ma onorerà questo incontro avendo anche il vantaggio di giocare senza pressione.
La squadra è allenata da Domenico Di Carlo, un tecnico molto esperto, che da quando è subentrato ad Usaj ha ridato fiducia ai suoi giocatori. Il modulo che usa è il 4-4-2, ma non è detto che possa adottare un modulo più coperto sfruttando le ripartenze, visto che la Roma di Garcia soffre molto quando deve impostare. La formazione che dovrebbe scendere in campo oggi pomeriggio in uno stadio deserto, (si giocherà alle 14.30), dovrebbe essere quella con Chichiziola in porta, e una difesa formata da Migliore e Ciurria sulle fasce, con Terzi, e Piccolo al centro. A centrocampo Valentini sarà l’esterno di destra, mentre dall’altro lato giocherà Martic, mentre la diga centrale sarà composta da Jande, e Situm. In attacco dovrebbero giocare Nenè, e Catellani.
Comunque vada lo Spezia ha onorato questo trofeo, e questa partita le servirà come vetrina per mettersi in mostra, per poter tentare la scalata in Seria A fra qualche anno, o magari già dalla prossima stagione. Le basi per costruire qualcosa d’importante, però, ci sono, a cominciare da una società solida, nata dalle ceneri di quella fallita nel 2008.
Ottimi i rapporti con la Roma: l’estate scorsa, infatti, Walter Sabatini ha prelevato dalle giovanili spezzine in prestito col diritto di riscatto, il centravanti Sadiq Umar, e il laterale destro Abdullahi Nura. Quest’ultimo, però, si è dovuto fermare ai box per colpa di una miocardite non grave, che lo terrà fermo fino all’anno nuovo.
LA BACHECA SPEZZINA, E LO “SCUDETTO DEL 1944”
Lo Spezia è una società che ha anche qualche trofeo in bacheca: due Coppe Italia di Serie C, vinte nella stagione 2004-2005, e la Coppa Italia di Lega Pro, conquistate nell’annata 2011-2012, più le rispettive Supercoppe di Lega. Nel 1944, invece, i Vigli del Fuoco di La Spezia vinsero il campionato dell’Alta Italia indetto dalla Repubblica Sociale di Salò durante la seconda guerra mondiale. Questo titolo, che non è mai stato riconosciuto dalla Lega, e dalla Federazione Italiana Gioco Calcio.
La società, e i suoi tifosi si stanno battendo a ma la società stanno lottando per un riconoscimento che, secondo chi scrive, sarà molto difficile che avvenga. Unica consolazione per quel gruppo di eroi fu quello di aver battuto il Grande Torino, la squadra d’Italia più forte di tutti i tempi, che perirà nel 1950 nel tragico incidente aereo di Superga.
ALBERTO BALESTRI
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