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La Gazzetta dello Sport

Solo Dybala ferma il Toro

Solo Dybala ferma il Toro - immagine 1
Linetty segna, il Torino controlla il match. Finale caldo: Mou espulso, Belotti sbaglia un rigore e Matic pareggia al 94’

Redazione

La lunga pausa è un viaggio nell’incognito, anticipa i bilanci, spacca la stagione in parti non uguali. Tra Roma e Torino, è la prima ad avere bisogno della sosta, scrive Pierfrancesco Archetti su La Gazzetta dello Sport, perché è più stanca e nervosa. La Roma ha due punti in più dell’anno scorso, alla quindicesima giornata. Però allora era quinta. mentre ora è settima. Nelle ultime tre partite ha raccolto due punti e quello di ieri è stato un mezzo miracolo, arrivato al 94’ e possibile soltanto grazie all’ingresso di quel gran artista di Paulo Dybala. Il suo doveva essere un test per il Mondiale, è diventata un’operazione di salvataggio. E il Toro vede ancora sfumare il bottino nel finale: sono inoltre cinque i punti persi dai granata in trasferta, quando erano in vantaggio.

Il Torino comunque ha tre punti in più dell’anno scorso, quando era tredicesimo. Adesso chiude nono questa prima parte di annata, il bilancio è positivo, ma è normale che possa essere irritato, per usare un eufemismo, dopo una vittoria buttata. Fra l’altro il destino si prende gioco dei granata. Perché secondo la consueta sceneggiatura calcistica che vede gli ex diventare idoli per i nuovi tifosi, quando incontrano la squadra del passato, Andrea Belotti si presenta sul dischetto del rigore a 90’ già scoccato, sullo 0-1. Palo, Gallo nell’abisso dell’umore nero, a zero gol a Roma, e tutti che si chiedono perché non abbia tirato Dybala. Semplice, perché il rigorista della Roma si era infortunato proprio calciando un rigore, contro il Lecce. E non vuole rischiare di vedere Doha in cartolina. Anche su questa partita, come in tante nel resto d’Europa, aleggia l’effetto Mondiale.

Il Torino non vince soltanto per il successivo gol di Matic, mentre pensava di aver scansato il grande pericolo. No. Non prevale perché comanda in mezzo per oltre un’ora ma non riesce a stendere una Roma vacanziera (è pur sempre una fine, anche se di metà stagione): l’occasione netta, per il raddoppio c’è, ma Sanabria la butta fuori, come un colpo di testa a inizio gara, a porta spalancata.