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La Gazzetta dello Sport

Palleggio e verticalità, Tahirovic avanza la sua candidatura

Palleggio e verticalità, Tahirovic avanza la sua candidatura - immagine 1
Lo svedese tra le note positive del test con il Nagoya

Redazione

Era una partita fatta anche e soprattutto per provare. E allora José Mourinho, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, ieri ha deciso di testare soprattutto alcuni giovani che si è portato appresso in questa mini-tournée in Giappone, mandandone in campo ben quattro già dal via: Bove e Tahirovic in mezzo al campo, Missori come quinto a destra e Cherubini a fare la seconda punta, al fianco di Abraham. In corsa, poi, c’è stato spazio anche per Volpato e nel finale pure per Tripi e Keramitsis, anche se solo per pochi minuti.

Insomma, la partita di con il Nagoya Grampus (finita con uno scialbo 0-0) ha permesso al portoghese di dare spazio a tanti ragazzi che da tempo o si allenano con la prima squadra o ne fanno parte in pianta stabile. E a far vedere le cose migliori di tutti è stato proprio Benjamin Tahirovic, che Mourinho negli ultimi tempi ha indicato quasi come un predestinato. Il centrocampista svedese (ma di famiglia bosniaca, sarà interessante vedere che nazionalità sceglierà a breve...) ha giocato con coraggio e personalità, dimostrando di saper palleggiare in mezzo al campo, tirare assai bene (la traversa di Ibañez è arrivata dopo una respinta del portiere su un suo tiro da fuori) e di riuscire anche a trovare con discreta facilità la verticalizzazione (sua l’unica vera idea nel primo tempo, ad esempio, una palla nello spazio che ha messo in porta El Shaarawy).