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Nasce la Serie A, il via senza sfide fra big. I derby: uno alla volta

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Il torneo 2023-24 resta “asimmetrico” come l’anno scorso. Niente vacanze a Natale, un solo turno infrasettimanale
Redazione

Dopo la pazza stagione del Mondiale, la Serie A ritrova un po’ di normalità, scrive Valerio Piccioni su La Gazzetta dello Sport. Lo capiremo meglio oggi, il giorno del calendario, svelato in diretta tv da Dazn a mezzogiorno. Ricordate l’apnea della prima parte dell’ultima stagione? Non si ripeterà. Si ripeterà, invece, la procedura del mescolare le carte fra andata e ritorno: il campionato sarà ancora “asimmetrico”, a giornate sparigliate, Juve-Milan o Napoli-Roma o Inter-Lazio potranno giocarsi per esempio alla quarta di andata e alla dodicesima di ritorno.

Per il resto, però, il torneo procederà senza acrobazie o grandi vuoti di calendario come accadde un anno fa con il lungo stop dal 13 novembre al 4 gennaio. Il "prezzo" del Mondiale fu la proliferazione di turni infrasettimanali. Stavolta, in tutta l’annata ne è previsto solo uno, a fine settembre. Dunque, si respirerà in generale un po’ di più. Si comincerà dopo (19-20 agosto) e si concluderà prima (26 maggio) per dare un po’ di spazio — la rassegna continentale comincerà il 14 giugno — all’Europeo che verrà, in cui la Nazionale di Mancini proverà a confermarsi. E comunque l’inizio almeno sulla carta dovrebbe essere soft, come dire un “assaggio” senza sapori troppo forti: nelle prime due giornate (e anche nel turno infrasettimanale e nel weekend che lo precede) niente scontri diretti fra le prime sette della classifica dello scorso anno, tanto per carburare un po’. E niente derby. A stare all’ultima prima giornata, perdonate il bisticcio di parole, non dovrebbero mancare i gol: nel 2022 si partì con 34 reti, il primo ad andare a segno fu l’udinese Becao (ma il Milan vinse poi 4-2). Il Napoli futuro campione d’Italia vinse a Verona 5-2 (dopo aver subito l’iniziale gol di Lasagna) aprendo le marcature con i due gioielli della stagione tricolore: Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen.

L’altra regola a monte del calendario riguarda i derby: ce li gusteremo uno alla volta. Nel senso che non ci saranno concomitanze fra i vari Inter-Milan, Juventus-Torino, Lazio-Roma, Empoli-Fiorentina e Napoli-Salernitana. Ed è prevista l’alternanza assoluta, per ragioni di stadio è chiaro, ma non solo: quando l’Empoli giocherà in casa, la Fiorentina lo farà in trasferta, e viceversa. Per le altre, non sarà possibile giocare più di due volte di seguito in casa (o in trasferta) nel girone di andata e di ritorno.