Vincere soffrendo, come da Dna. Mourinho si gode il successo, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, e non fa niente per nascondere la fatica fatta per portarlo a casa. “Abbiamo giocato trenta minuti molto buoni. Poi ci siamo abbassati, perché questa è la nostra natura. Altre squadre possono cambiare nella ripresa e aumentare la qualità, noi no. Dobbiamo gestire minuto dopo minuto. Giochiamo con dei liti, ma abbiamo vinto in sicurezza contro una squadra difficile. Da noi ogni infortunio o squalifica è una sofferenza, le squadre che invece arrivano in fondo possono scegliere".
La Gazzetta dello Sport
Mourinho: “Smalling? Anche io potevo andar via ed invece sono rimasto”
Ed allora c’è da cancella la delusione con la Cremonese e Mourinho (“Potevo andare via a dicembre, ma sono ancora qui”) alla fine si ritiene soddisfatto: “Questa è la nostra squadra più forte, l’avessimo schierata con la Cremonese saremmo in semifinale di Coppa Italia, ma non avremmo vinto con l’Empoli. Ci sono tifosi e parte della stampa che non lo capisce. Ai miei giocatori prima della partita ho detto: ‘Dobbiamo entrare in campo con uno zaino pieno di tristezza, frustrazione e doloro. Ma siamo solo noi, non aspettiamoci aiuti‘”.
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Quindi di Zaniolo (“Il problema lo ha con la società") e Smalling (“Io non posso fare nulla per convincerlo a firmare") e Pellegrini: “Se lo fischiano in 20,30, 50 su 60mila non conta molto. Ma lui sa che io apprezzo tutti gli sforzi e i sacrifici che fa per giocare".
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