Re di coppe. Che poi lui voglia far finta di niente, di non pensarci, fa anche parte del personaggio, scrive Andrea Pugliese su , e del suo modo di essere allenatore: forte, feroce, essenziale nella ricerca della vittoria. Ma dovesse battere stasera il Betis Siviglia, Mourinho diventerebbe l’allenatore con più vittorie in assoluto nelle coppe europee: ben 107, una in più di Sir Alex Ferguson e Carletto Ancelotti, che ha raggiunto l’ex allenatore del Manchester United proprio ieri sera, grazie alla vittoria del suo Real Madrid sullo Shakhtar Donetsk. Insomma, un altro traguardo di quelli storici, che permettono a Mourinho di imprimere il suo nome ancora più a fuoco negli annali della storia del calcio mondiale.
La Gazzetta dello Sport
Mou re di Coppe. Sogni special, battere il Betis e diventare il numero 1 con la Roma
"La cosa mi inorgoglisce, è chiaro, ma non la vedo come uno stimolo in più – commenta l’allenatore della Roma – piuttosto come una cosa di cui mi ricorderò quando avrò finito la carriera. Insieme a tante altre... Non penso certo al fatto di mettere dentro una vittoria in più di Ferguson, ma solo a vincere la partita perché ci servono assolutamente i tre punti".
Già, anche questo fa un po’ parte della pretattica. Come nel giorno delle mille panchine, lo scorso anno, contro il Sassuolo, quando la Roma vinse all’ultimo soffio con un gol segnato da El Shaarawy e lui festeggiò come un folle.
Stasera, però, per i giallorossi non sarà certo facile portare a casa i tre punti. Perché il Betis ha qualità, giocatori e una propensione spiccata alla vittoria (finora sette successi in 9 partite ufficiali, ha perso fuori casa con Real Madrid e domenica con il Celta Vigo). E un allenatore come Manuel Pellegrini che con Mourinho si è sempre pizzicato a distanza (in Spagna come in Inghilterra) e che con il portoghese ha un bilancio finora in rosso (8 successi per José, 4 per il cileno, a chiudere anche tre pareggi).
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