Il dopo Lukaku è un territorio complesso. L'Inter, però, adesso è passato alle contromosse: si siede su più tavoli, mischia le carte da gioco, ma sembra soprattutto seguire il percorso indicato dal proprio tecnico anche ieri, scrive Filippo Conticelli su La Gazzetta dello Sport. Inzaghi reclama, infatti, un attaccante “fatto”, testato sui campi della A, magari capace di fare anche il lavoro di fino che l’anno scorso fu affidato a Dzeko. Simone lo ha ripetuto in un faccia a faccia ad Appiano con i dirigenti, dall’a.d. Beppe Marotta al d.s. Piero Ausilio col vice Dario Baccin. Su questa base, e anche per ragioni di spicciolo risparmio, si spiega lo scattino fatto ieri per Alvaro Morata. Questo, però, senza che il mirino del club si sia spostato da Folarin Balogun: la stellina americana dell’Arsenal stra-piace, ma sa più di scommessa e ha un costo decisamente maggiore. Nel caso dello spagnolo ex Juve dai nerazzurri ancora nessuna mossa diretta, ma quanto basta per mettersi in pole: così è stata superata la Roma, che da tempo lavora allo stesso dossier. I giallorossi vorrebbe davvero riunire due fratelli per Mourinho: Paulo e Alvaro, Dybala e Morata, amici in costante contatto telefonico da quando è finita la stagione. Ieri, però, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio sono andati al sodo, ben oltre i buoni sentimenti e i ricordi del passato. Loro hanno riallacciato i rapporti con l’Atletico e cercato di chiarire una volta per tutte quale sia il prezzo dell’attaccante. Poi hanno pure contattato l’entourage del giocatore che sarà risentito oggi per entrare nel cuore dell’affare. Un primo movimento utile a capire quanto lo spagnolo sia pronto a spalancare le porte all’Inter: Alvaro preferirebbe, infatti, il nerazzurro per una questione di ambizioni e di... Champions.
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L’Inter piomba su Morata, lo spagnolo dice sì. La Roma adesso valuta
Venti milioni è comunque l’asticella, la cifra che per l’Atletico serve per lasciare andare Morata, al di là di ogni controversia sulla clausola appiccicata al giocatore. Ieri il d.s. giallorosso Tiago Pinto ha incontrato l’agente di Alvaro Juanma Lopez, e la riunione non ha lasciato particolare ottimismo: i costi dell’operazione sono alti, troppo alti per la società dei Friedkin. A meno che davvero la clausola possa essere abbassata, contestualmente all’eventuale rinnovo dello spagnolo per allungare col club di Madrid fino al 2024, spalmando lo stipendio da 9 a 6 milioni. Su questo “sconto” l’Atletico, però, taglia corto e per tutti rema contro l’assenza di Decreto Crescita: in questo caso il lordo al fisco si paga per intero.
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