I1 mirino è fisso proprio su di lui, visto che poi Florent Ghisolfi lo conosce benissimo. Enzo Le Fée, 24 anni, ex promessa del calcio francese, una mezzala dinamica che nasce trequartista ma che, volendo, può giocare anche regista, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. È l'ultima idea in casa giallorossa. Anzi, è molto più di un'idea, visto che la Roma ha già l'accordo con il giocatore per un contratto quinquennale e ora si tratta solo di andare a chiudere il cerchio con il Rennes. Che, però, chiede 20 milioni di euro, esattamente quelli che ha speso un anno fa per prenderlo dal Lorient. La Roma è ferma ad un'offerta di 15 (compresi bonus facili). La trattativa Ghisolfi, del resto, conosce bene Le Fée per averci lavorato insieme quando era vice allenatore di Mickael Landreau, proprio al Lorient. Insomma, con un'offerta contrattuale da 1,8-2 milioni come base di partenza il nuovo responsabile dell'area tecnica della Roma ha ricevuto in cambio un bel sì. Ora, quindi, si tratta di chiudere con il
La Gazzetta dello Sport
Le Fée, la Roma ha scelto. Scatta l’assalto, garantisce Ghisolfi
Ed infatti lo stesso Le Fée ha poi raccontato la sua storia. Descrivendo così il suo rapporto con il padre, uno che a 16 anni era anche lui nelle giovanili del Lorient: "Quando ero giovane saltavo spesso gli allenamenti per andare a trovare mio padre in carcere. Mia madre mi ha raccontato la situazione che ero molto piccolo, dicendomi che la mia vita doveva comunque andare avanti. Mio papà è sempre stato descritto come un uomo violento, ma non mi ha mai messo una mano addosso, né a me ne agli altri figli. Si è sempre preso la responsabilità di ciò che ha fatto e non mi ha mai mentito. E anche se ho preso il cognome di mia madre quando si sono separati, sono orgoglioso del suo di cogno-me. Lui viveva il suo sogno di diventare calciatore attraverso me".
© RIPRODUZIONE RISERVATA