"Se Nicolò dovesse star bene mi piacerebbe averlo a disposizione. Perché lui ci può dare una mano per vincere una partita decisiva". E Nicolò sta bene, come si è visto anche ieri in allenamento, svolto tutto con i titolari, dall’inizio alla fine, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Ed allora Mourinho può tirare un sospiro di sollievo. Nonostante la botta – fortissima – presa lunedì sera a Verona, sul colpo che ha portato all’espulsione di Dawidowicz. Insomma, stasera Nicolò dovrebbe essere regolarmente al suo posto. La scelta finale verrà presa però solo oggi, anche in considerazione di quanto si sarà riassorbito l’ematoma sulla coscia. "Era grosso e gli dava molto dolore", aggiunge l’allenatore della Roma. Che – però – se non ci saranno controindicazioni particolari lo spedirà in campo, perché uno come lui può davvero fare a fette la difesa dei bulgari del Ludogorets. E regalare a Mourinho quella vittoria che vorrebbe dire andare avanti nella coppa, proprio come nelle sue aspettative.
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La Uefa riduce lo stop di Zaniolo e Nicolò scalpita
Prima, però, bisogna fare un passo indietro e tornare alla mattinata di ieri, quando la commissione disciplinare dell’Uefa ha accolto il ricorso della Roma, riducendo la squalifica di Zaniolo per il calcio dato ad Alex Moreno (Betis Siviglia, sfida di andata) da tre a due turni. "Ho avvertito un senso di giustizia – dice Mou–. L’Uefa è l’Uefa, ha il potere della giustizia. I tre turni di stop non mi erano piaciuti, il ricorso accolto mi rende contento, anche se per me sarebbe stato corretto un solo turno di squalifica. È giusto per Nicolò, e giusto anche per la Uefa. Al di là di questo, c’è poi il lato sportivo. E sono contento di riavere Nicolò a disposizione".
Nicolò farà parte della partita, o dal via o in corsa. Perché se dal via può far male, in corsa anche di più, soprattutto se si dovessero aprire degli spazi dove infilarsi. Che poi l’attaccante della Roma stia bene lo dimostra anche la storia che ha messo ieri su instagram, subito dopo l’allenamento, con quelle tre braccia di ferro quasi a voler dire "sono indistruttibile". Mou cin conta, lui pure.
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