Chissà che cosa avrebbe pensato Giovenale delle malinconie di Rick Karsdorp. Il celebre poeta satirico dell’età imperiale forse, inventando il celebre motto: “Mens sana in corpore sano”, avrà pensato che almeno gli atleti professionisti sarebbero stati in grado di fornire una affidabilità psicologica migliore rispetto ai comuni mortali. Invece è bastato un litigio con José Mourinho perché il terzino olandese abbia deciso di non presentarsi alla ripresa del lavoro con la Roma, riporta Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, evitando conseguentemente la partenza per la tournée in Giappone. Il motivo, in effetti, sarebbe preoccupante: problemi psicologici, certificati anche da un medico olandese, il cui documento è stato inviato via pec dall’agente. Una cosa è certa: la Roma lo ha preso sul serio, così da domenica lo ha invitato a presentarsi a Trigoria per sottoporsi a una visita medica, ma il giocatore non si è presentato, sancendo una rottura che è ormai nei fatti, nonostante la dirigenza si sia prodigata per cercare di ricucire il rapporto con l'allenatore portoghese.
La Gazzetta dello Sport
Karsdorp, il divorzio. Manda un certificato: problemi psicologici. La Roma cerca eredi
A questo punto, un atteggiamento del genere lascia pensare che la H2Agency, che segue il calciatore, abbia già imbastito qualche trattativa per portare Karsdorp altrove. In prima fila in Italia c’è la Juventus, mentre in Francia è seguito dal Marsiglia. Resta poi in piedi la “storica” situazione del Feyenoord, dove Rick è cresciuto ed è andato in prestito quando nella Roma ancora non riusciva a tornare ai suoi livelli. La spada di damocle della Uefa – il “settlement agreement” da 35 milioni – costringe la società a muoversi solo con la formula “uno entra uno esce”. Così vengono monitorati giocatori che potrebbero arrivare in prestito, con in cima alla lista Bereszynski della Sampdoria e Bellerin del Barcellona. Ma occhio ai colpi di scena.
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