Un abbraccio pieno anche di significati, quelli che un po’ tutta la Roma ieri ha voluto manifestare ad Alessandro Florenzi, il suo capitano. Perché quella di ieri potrebbe essere stata la sua ultima gara con la Roma all’Olimpico, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Almeno per ora, se poi non ci saranno ripensamenti che nel calcio possono starci a ogni ora e latitudine. A oggi, però, la Fiorentina per Florenzi è molto vicina (anche se la situazione di Montella è una variabile importante). Tanto che poi ieri il capitano, salutando una dipendente del club in zona mista, si è lasciato andare a un’ammissione che sa quasi di addio: "Domani vi verrò a trovare alla cena aziendale vi farò un discorso strappalacrime, di quelli che faranno piangere un po’ tutti".
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Florenzi a un passo dalla Fiorentina: “Vi farò piangere”
Il capitano si è lasciato andare parlando con un dipendente del club. Idea di un prestito in viola per sei mesi
Insomma, in quell’abbraccio lì, dopo il 3-1 di Mkhitaryan su assist dello stesso Florenzi, c’è un mondo di sensazioni. Perché invece che andare dall’armeno sono andati tutti dal capitano. Ma è stato un attimo, poi anche loro due si sono uniti. Nel mucchio, al centro, c’era proprio lui, Florenzi. Che durante la gara ha avuto un battibecco con Kolarov e che alla fine si è ritrovato con l’a.d. Fienga a fare il discorso di Natale ai ragazzi del vivaio. "Ho realizzato il sogno da bambino, essere il capitano della Roma - ha detto Ale -. Spero di continuare a esserlo fino a quando me ne sarà data la possibilità".
La Fiorentina è lì, a un passo. Non solo per la partita di venerdì prossimo. Firenze gli permetterebbe di non spostare la famiglia da Roma, meglio di Lione o della Cina. Il prestito di sei mesi (con diritto di riscatto) gli garantirebbe una certezza: l’eventuale saluto potrebbe essere un arrivederci e non un addio.
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