Da un'anima all'altra di Glasgow. Poco più di un mese dopo aver battuto i Rangers, la Roma è attesa dall'altra grande di Scozia - anche se non più così grande -, il Celtic. I sentimenti sono simili ma non identici: a novembre, la Gasp-band viaggiò verso nord dopo la sconfitta contro il Milan, condita però da quel rigore sbagliato nel finale e da una prestazione comunque da squadra grande e ambiziosa. Stavolta, sulla carta d'imbarco c'erano i due asterischi delle sconfitte con Napoli e Cagliari, e quelle sono state il prodotto di una squadra involuta: zero gol, numero striminzito di occasioni. "Paulo ha una settimana di lavoro in più e ha superato anche l'influenza - ha anticipato Gasp in conferenza stampa - come tutti gli altri è in grado di giocare tutta la partita".

La Gazzetta dello Sport
Dybala e Soulé formula fantasia contro il Celtic per fare più gol
La Joya, ma anche Soulé - scrive Alex Frosio su La Gazzetta dello Sport - può riattivare le connessioni dell'attacco. Il centravanti - o meglio l'efficacia del centravanti. Nell'assalto offensivo del Gasp, con la circolazione da una parte all'altra fino ad asfissiare l'area di rigore, è sempre stato fondamentale il guizzo sulla trequarti. Ecco, alla Roma manca ancora quello strumento lì. In campionato, i giallorossi hanno appena il 31,8% di dribbling positivi (74 su 233). E appena 9 dribbling che hanno portato a un tiro: in Serie A nessuno ha fatto peggio. La difesa a tre di Nancy è formata da un trio interamente di piede mancino, una rarità: Trusty gioca a destra e può essere attaccato sull'esterno, sul piede debole, e come Scales è grosso ma soffre le accelerazioni, l'ex Arsenal Tierney è adattato sul centrosinistra e può patire le sterzate di un mancino da destra verso il centro. Sì, proprio quelle tipiche di Dybala e Soulé.
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