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Serve fare gol. Per vincere e ripartire. E perché due reti in tre partite sono francamente un bottino troppo “povero” per una squadra di Gian Piero Gasperini. Ed allora in questa settimana a Trigoria si stanno studiando situazioni, mosse e contromosse, anche se poi ieri l’allenatore giallorosso ha blindato l’allenamento (non facendo entrare in campo neanche fotografi e addetti del club per le consuete attività social). Ma per ripartire si rinizia proprio da Ferguson, il centravanti che va a caccia ancora del suo primo gol in maglia giallorossa. Per riuscirci - scrive Andrea Pugliese su 'La Gazzetta dello Sport' - Gasperini chiederà a Wesley ed Angelino di essere ancora più precisi e di mettere in mezzo più palloni giocabili per il centravanti irlandese. Ma Gasp sta cercando di oliare alla perfezione anche altri meccanismi che sono poi quelli che devono tenere la squadra corta e che devono portare al recupero della palla nella metà campo avversaria, per cercare di far male subito. Nel derby di domenica prossima Koné e Cristante andranno a pressare alti, con il francese su Cataldi e Cristante su Gila. Ferguson si occuperà invece di pressare l’altro centrale, Romagnoli, per tagliare così gli spazi in fase di costruzione della squadra di Sarri. A questo movimento, tra l’altro, è collegato quello che porta un centrale di difesa a salire e ad occupare lo spazio lasciato libero dal mediano. Così, ad esempio, Ndicka (o Hermoso dall’altra parte) accorceranno la squadra, portando pressione anche su una delle due mezzali per evitare che possano giocare palloni puliti.
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