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La Gazzetta dello Sport

Capitani romani. Pellegrini per il tris, Cataldi alla prima

Capitani romani. Pellegrini per il tris, Cataldi alla prima - immagine 1
La fascia al braccio la tengono due prodotti dei vivai che esprimono l’amore infinito per i colori delle rispettive squadre

Redazione

Due capitani, due anime, due cuori della Capitale. Da una parte Lorenzo Pellegrini, dall’altra Danilo Cataldi. Due, tra l’altro, che hanno faticato per affermarsi con le proprie squadre del cuore, scrivono Andrea Pugliese e Stefano Cieri su La Gazzetta dello Sport, ma proprio perché c’era di mezzo l’amore infinito per quei colori non hanno mai mollato, né arretrato di un centimetro. Sono andati entrambi dritti alla meta e oggi cercheranno di raccogliere tutto quello che hanno seminato in precedenza. Lasciando un segno, possibilmente anche una traccia, che se fosse indelebile sarebbe ancora meglio. Perché se vivi un Roma-Lazio da romano è diverso da tutto il resto. Se poi lo vivi anche da capitano allora può essere una di quelle partite da tenersi ben strette nel cuore. E, magari, anche da raccontare a figli o futuri nipotini.

Per Lorenzo Pellegrini quella di oggi pomeriggio sarà la sua terza volta con la fascia al braccio. E magari vorrà festeggiarla con un’altra terza volta, quella legata ai gol, considerando che nelle sue sette sfide alla Lazio finora Lollo ha trovato la via della rete in due circostanze. Tra l’altro, due autentiche magie: il colpo di tacco del 29 settembre 2018 e la punizione magistrale della scorsa stagione, nel derby. Se poi segna lui, la Roma vince: esattamente 3-1 e 3-0, neanche poi poco. Ecco, Pellegrini oggi farebbe volentieri il tris, proprio come lo farà – e qui è una certezza – con la fascia al braccio. Di quelle sette sfide, infatti, solo due ne ha giocate da capitano, le sfide di ritorno delle ultime due stagioni.

Per Cataldi sarà invece il primo derby da capitano. Un’emozione incredibile che è un regalo del destino perché la fascia gliela consegnano l’infortunio del "titolare" dei gradi Immobile (che oggi non andrà neppure in panchina, non sta ancora bene) e la squalifica del vice Milinkovic. Cataldi avrebbe ovviamente preferito giocarlo, il derby, con quei due lì. E non perché non si senta pronto ad affrontare la stracittadina da capitano della sua Lazio.