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Il Tempo

Niente scuse, Roma vinci

Niente scuse, Roma vinci - immagine 1
Mourinho è stato chiaro in conferenza stampa: "Vogliamo vincere per non dipendere dagli altri risultati e andare avanti"

Redazione

Il primo «dentro o fuori» della stagione. La Roma scenderà in campo stasera alle 21 italiane a Helsinki, quando l’altra partita del girone fra Ludogorets e Betis Siviglia sarà già terminata: in caso di successo dei bulgari, i giallorossi sarebbero costretti a vincere per non essere eliminati dall’Europa League e giocarsi tutto nell’ultima sfida tra una settimana all’Olimpico. Riporta Il Tempo.

«Vogliamo vincere per non dipendere dagli altri risultati e andare avanti - assicura Mourinho - non siamo qui in vacanza. L’obiettivo per ora non è scendere in Conference e difendere il nostro trofeo». Il meteo dice che si giocherà con una temperatura di circa 9 gradi sotto una leggera pioggia, il vero problema sarà adattarsi al campo sintetico, argomento che il tecnico affronta alla vigilia. A modo suo. Prima dice che «se piango non ci sono vantaggi. Dobbiamo giocare e vincere a prescindere dal terreno». Poi aggiunge: «Sul sintetico non è calcio, è un altro sport. Ovviamente è un vantaggio per chi è abituato ad allenarsi e fare partite su certe superfici. L’anno scorso abbiamo perso due volte in casa del Bodo, poi abbiamo avuto la possibilità di dimostrare la verità "ammazzando" i norvegesi all’Olimpico. Stavolta non avremo un’altra opportunità: se perdiamo siamo fuori». Gli fanno notare che a Helsinki c’è anche lo Stadio Olimpico con erba naturale - ha ospitato la scorsa estate la Supercoppa Europea tra Real ed Eintracht - ma l’Hjk gioca le sue gare alla Bolt Arena, l’impianto di proprietà sponsorizzato dall’azienda di mobilità fondata dal fenomeno dell’atletica. «Potevano organizzare le gare europee nell’altro stadio della città» la frecciatina di Mou che poi torna a sottolineare i problemi della Roma legati alle assenze: «Dobbiamo "sopravvivere" fino al 13 novembre. Questa squadra può fare strada in Europa? - gli chiedono - Quale squadra? Sulla carta abbiamo Wijnaldum e Dybala, solo per citarne due, ed è una cosa. Contro l’Helsinki a centrocampo avremo a disposizione Cristante, Bove, Faticanti e Camara. Un'altra roba rispetto a Wijnaldum, Matic e Pellegrini». Sugli attaccanti a digiuno di gol non infierisce. «Quando si parla di cose positive sono felice di esaltare le individualità, quando l’approccio è negativo non mi piace. Qualche volta mi scappa qualcosa davanti alla stampa, ma per principio preferisco evitare e quindi dico che siamo noi come gruppo a dover segnare di più. Una squadra che ha problemi di manovra non crea chance, con il Napoli non abbiamo costruito dieci opportunità, con l’Atalanta invece ne abbiamo avute quindici. Gli unici numeri non smentibili, però, sono i gol segnati e i punti in classifica. Tutte le altre statistiche ognuno può interpretarle come vuole».

Infine, avvisa i suoi sulle difficoltà della sfida di stasera: «La differenza che c’è fra noi e l’Helsinki nel ranking Uefa non mi interessa. Le squadre scandinave adesso sono tutte molto ben organizzate, l’Hjk all’Olimpico sapeva cosa fare in campo. Se fosse stata una partita undici contro undici, per noi sarebbe diventata difficile. Quindi dobbiamo giocare ad alto livello». E vincere, per non fallire il primo obiettivo stagionale.