Il mercato della Roma si è chiuso senza il botto finale. Fino a gennaio José Mourinho dovrà contare sui giocatori con cui ha affrontato le prime quattro gare ufficiali della stagione. I Friedkin, in un calciomercato caratterizzato dall'assenza di liquidità, hanno speso più di 97 milioni di euro per puntellare la squadra. La ciliegina sulla torta - sottolinea 'Il Tempo' - sarebbe stato il centrocampista di sostanza che lo Special One ha invocato fin dal suo arrivo ma la situazione degli esuberi ha però reso impossibile la missione di Tiago Pinto, che lunedì era riuscito a convincere Pastore a rescindere. Ieri il general manager ha piazzato Olsen allo Sheffield United in prestito con diritto di riscatto più alcuni bonus legati alle presenze dello svedese (la Roma pagherà parte dell'ingaggio), ma non è riuscito a smuovere Nzonzi, Fazio e Santon.
Il Tempo
A Mou manca il botto finale
Il club ha speso 97 milioni per quattro acquisti, nessun rinforzo dell’ultimo giorno di mercato. Piazzato solo Olsen allo Sheffield. Gli esuberi Nzonzi, Fazio e Santon non si muovono
Al Fulvio Bernardini è rimasto anche Riccardi che sembrava vicino al Teramo. Anche Villar e Diawara hanno tenuto il punto, convinti di potersi giocare le proprie chance con Mourinho. Per convincere il tecnico ci sarà tempo almeno fino a gennaio, quando Pinto proverà a tornare sul mercato per completare il lavoro svolto negli ultimi tre mesi: oltre ad un centrocampista all'appello manca anche un terzino destro di sicura affidabilità che possa rappresentare un'alternativa a Karsdorp. Reynolds è ancora lontano dal completare il processo d'adattamento alla Serie A e non è escluso che, nella prossima sessione, l'americano possa essere mandato a fare esperienza in prestito. Nel frattempo i Friedkin continuano a mettere mano al portafoglio: ad agosto i proprietari hanno versato 60 milioni di euro per supportare le esigenze di working capital del gruppo.
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