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Zaniolo-Milan, vicolo cieco: continua il braccio di ferro con la Roma

Zaniolo-Milan, vicolo cieco: continua il braccio di ferro con la Roma - immagine 1
A Trigoria continuano a ribadire no al prestito con obbligo condizionato alla qualificazione in Champions

Redazione

La strategia di Zaniolo è finalmente chiara. Provare l’all-in in Italia con una manovra che coinvolga non solo le esigenze economiche della Roma ma anche il pressing mediatico che un club come il Milan inevitabilmente esercita per blasone. Lo stallo, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, vige sovrano. A Trigoria continuano a ribadire no al prestito con obbligo condizionato alla qualificazione in Champions mentre a Milanello lo subordinano alla qualificazione tra le prime 4. Chissà se entro lunedì o martedì le cose non possano cambiare. Quello che non cambia, per ora, è la distanza tra i club anche se l'ex ds giallorosso Massara è pronto in queste ore ad alzare la proposta a 23 milioni, inclusi bonus e dilazione nei pagamenti. Dieci, dodici milioni in meno rispetto a quanto Pinto aveva intenzione di guadagnarci in questa sessione. La metà o forse più, della valutazione che il gm portoghese dava quest'estate.

Venderlo in Italia ad una diretta concorrente per la Champions, a 23-25 milioni, diluiti nel tempo, comprensivi di bonus e sapendo che il 15% di questi (3.45-3.75) andranno all'Inter, sarebbe un colpo basso per l'immagine della Roma e del dirigente lusitano. Poi perso Zaniolo e magari sostituito con Ziyech in molti, tra i tifosi, non ci farebbero più caso. Non sarebbe invece la stessa per i conti del club. Nicolò attualmente guadagna ancora 2.2 milioni mentre il marocchino viaggia sui 6.5 che anche decurtati della metà per il Decreto Crescita, almeno sino a giugno andrebbero pagati al lordo perla parteche rimane.

Non è un aspetto secondario, visto che recentemente sono stati inseriti nella lista Uefa anche Solbakken e Wijnaldum. Trovando la quadra per Nicolò, per acquistare il marocchino bisognerebbe cedere anche gli esuberi. Vina è andato, mancano Shomurodov e Karsdorp. Discorsi al momento futuribili. Il piatto forte rimane Zaniolo e il suo futuro. Che nella Roma, anche qualora dovesse restare, vede dalla sua prospettiva il campo in salita. Al 31 gennaio manca poco. Non resta che attendere.