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Il Messaggero

Wesley, quando il derby è di casa

Wesley, quando il derby è di casa - immagine 1
A 22 anni l'esterno brasiliano con il Flamengo ha già giocato le stracittadine contro Fluminense, Vasco da Gama e Botafogo. Dal suo lato andrà in scena una delle chiavi tattiche della gara
Redazione

Parlare ad un carioca - sebbene acquisito come Wesley (il ragazzo è nato ad Agailàndia, che si trova nel Maranhao) - di derby, è come provare a spiegare ad un romano come si fa la carbonara. Perché è insito nel dna: ogni quartiere della cidade meravilhosa ha infatti la sua rivalità. Per Wesley, quindi, che Rio ha iniziato a frequentarla a 15-16 anni, il derby di domenica avrà certamente il fascino della novità, delle scenografie, dei nuovi colori ma probabilmente sarà uno di quelli, tra i debuttanti, che si emozionerà meno. Perché se è vero che il ragazzino ha 22 anni, arriva con alle spalle già 9 incroci spesso e volentieri giocati al Maracanà equamente divisi tra Fluminense (1 vittoria, 2 pareggi), Botafogo (1 vittoria e 2 sconfitte) e Vasco da Gama (2 vittorie e un pari). Lazio-Roma è una cosa diversa. Tatticamente non sarà una partita semplice per Wesley. Dal suo lato - sottolinea Stefano Carina su 'Il Messaggero' - giocheranno i due calciatori più pericolosi per cambio di passo e imprevedibilità della Lazio. Nuno Tavares e Zaccagni non sono proprio clienti facili, soprattutto se hanno la possibilità di giocare in velocità e sovrapporsi. Sarà dunque interessante capire che partita vuole impostare Gasperini. Se quella votata al pressing asfissiante contro il Bologna o quella leggermente più di attesa con il Pisa. In entrambi i casi, il brasiliano è uscito fuori nella ripresa quando il tecnico ha alzato il suo raggio d'azione. Wesley è appena arrivato ma da quello che si è visto in queste prime uscite può essere letale quando gioca qualche metro più in avanti e viene lanciato in velocità.