Il calcio guarda alla ripresa sempre con maggiore fiducia, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero. Ieri sera la Federazione medico sportiva italiana ha reso noto un vademecum in vista del possibile ritorno in campo. Una serie di raccomandazioni alle federazioni, che costituiscono un vero e proprio protocollo per la riammissione agli allenamenti e i successivi controlli di routine. Gli atleti verranno suddivisi in chi è negativo e chi è risultato positivo. Chi ha contratto il virus, una volta guarito, dovrà sottoporsi a test sotto sforzo con valutazione polmonare, ecocardiogramma con holter, doppler e radiologia polmonare. Per i primi, invece, se negativi a IgG e IgM la ricerca del virus verrà fatta periodicamente: ogni 4 giorni.
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Serie A, test d’ammissione
La Federazione medico sportiva italiana fissa le linee guida cui gli atleti dovranno attenersi prima del ritorno all’attività
Venerdì il numero uno della Figc Gravina ha incaricato la commissione medica interna di stilare un vademecum per evitare rischi nel momento in cui si tornerà a correre. Programmazione, è questa la parola d'ordine in via Allegri a Roma. Federcalcio e Lega sono in sintonia: tornare il prima possibile a giocare. Il Dpcm fissa il lockdown fino al 13 aprile, nei continui colloqui con il ministro Spadafora il presidente Gravina ha esposto il piano del calcio professionistico.
Riprendere gli allenamenti in piccoli gruppi e poi tutti insieme. Andando in ritiro. L'idea del presidente Lotito ora piace ai più. Dalla Sardegna al Trentino passando per Formello in molti stanno studiando un piano. Molti club hanno anche fatto scorte di tamponi. Qualcuno li ha comprati, altri hanno stretto partnership commerciali. Tamponi assolutamente privati, per evitare polemiche sul fatto che la sanità non abbia tamponi per tutti.
Si stanno studiando anche metodi per evitare l'eccessiva movimentazione di gente. Una partita, seppur senza tifosi, ha bisogno di almeno 200 persone per essere allestita. Ecco perché è al vaglio anche l'ipotesi di giocare in campo neutro per quelle squadre delle regioni più colpite. Nei prossimi giorni si cercherà anche di dare maggior forma al calendario. Possibile partenza il 20 maggio con i recuperi. Ma si potrebbe slittare anche i primi di giugno. Questione di giorni. Il calcio sta per tornare in campo.
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