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Il Messaggero

Roma, prove senza Abraham

Roma, prove senza Abraham - immagine 1
L'inglese si è fermato alla passata stagione. Mourinho se ne è accorto e studia le alternative al centravanti

Redazione

Minuto 93 di Roma-Casa Pia. Abraham s'incarica di un calcio di punizione dal limite. Tammy conta i passi, l'arbitro fischia ma il pallone calciato dall'inglese finisce alle stelle. Un po' quanto era accaduto quest'estate quando, nella stessa porta, l'ex Chelsea aveva sbagliato un rigore contro il Portimonense. Lunedì, dopo l'errore, Cristante gli si è avvicinato e mostrandogli il pollice e l'indice della mano, ha mimato come se il pallone avesse sfiorato la traversa. Il numero 9, riporta Il Messaggero, ha abbozzato un sorriso triste, prima di mettersi entrambe le mani in testa e replicare verso la panchina il gesto di Bryan. E un periodo che va così. Abbastanza lungo a dir la verità, perché al di là di 2-3 acuti in campionato (Juventus, Empoli e Sassuolo), Abraham si è fermato alla passata stagione. Mourinho se ne è accorto. Prima lo ha difeso, poi lo ha spronato, ora si sta rendendo conto che non può più aspettarlo. E questo non vuol dire che contro l'Rkc Waalwijk (ultimo test amichevole in Algarve) o con il Bologna, primo match dopo la sosta, Tammy non giocherà. Ma José, inizia a studiare alternative. Anche perché, non va dimenticato, che una delle migliori partite disputate in stagione è stata quella di Milano contro l'Inter, quando la Roma ha rinunciato al centravanti. A San Siro, toccò a Pellegrini giostrare da falso nueve con Dybala e Zaniolo a girargli intorno. Ma non è escluso che quel ruolo prima o poi possa essere di Paulo o dello stesso Nicolò. Fatto sta, quale sia l'incastro, l'inglese rischia il posto. Le prove contro il Casa Pia sono state eloquenti. Lo Special ha voluto ruotare i calciatori. Ma anziché impiegare Shomurodov (in procinto di salutare a gennaio) ha provato l'attacco atipico formato da Pellegrini trequartista e la strana coppia El Shaarawy-Zaniolo. Non è stato il gol del Faraone a marcare la differenza con la gara con il Cadice ma la facilità con la quale la Roma, soprattutto nel primo tempo, giocando con gli attaccanti larghi e rinunciando al punto di riferimento in avanti, ha trovato spazi. Oltre alla rete, almeno tre clamorose occasioni sprecate più un fuorigioco di Nicolò due contro uno da mangiarsi le mani. Tammy è entrato a 20 minuti dalla fine. Va detto come la partita avesse dato il meglio di sé, ma l'attaccante non ha fatto nulla per cambiarne l'inerzia. Ieri Mou lo ha fatto allenare insieme a quei calciatori che hanno giocato meno di un tempo contro i portoghesi. E il lavoro effettuato è stato proprio volto a ritrovare una brillantezza nello scatto, che sembra da tempo perduta.

Chi, invece, non perde mai il sorriso è Wijnaldum. Ieri l'olandese è stato accolto dagli applausi dei compagni che lo attendevano in campo per la sua prima seduta (parziale) in gruppo. Il lavoro prosegue senza intoppi e Gini alterne rà esercitazioni individuali con il lavoro in squadra. Si è rivisto anche Rui Patricio che ha raggiunto Albufeira e fatto vincere la squadra verde ai rigori, nella partitella voluta da Mourinho. Buone notizie intanto dagli infortunati: Pellegrini (colpito duro alla tibia contro il Casa Pia) ha lavorato in piscina e non preoccupa. Lo stesso vale per Smalling che ha però riportato una leggera distorsione alla caviglia sinistra.