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Il Messaggero

Pinto e Zaniolo, tempo scaduto

Pinto e Zaniolo, tempo scaduto - immagine 1
I continui rinvii sul rinnovo di Nicolò, inizialmente dopo l'estate, poi alla sosta per il campionato dovuta al Mondiale, per arrivare ad oggi, hanno lasciato il segno

Redazione

Si è preso atto che la Roma di rinnovare il contratto a Zaniolo alle cifre richieste (4.5 milioni, bonus inclusi) non ci pensa minimamente. I continui rinvii, inizialmente dopo l'estate, poi alla sosta per il campionato dovuta al Mondiale, per arrivare a Natale e alla Befana, hanno lasciato il segno. Soprattutto perché si sono aggiunti a difficoltà tattiche mai sopite, ai fischi dell’Olimpico e alla sensazione che la Roma possa fare anche a meno di lui. Lo riporta Stefano Carina su Il Messaggero.

Un collage di emozioni e valutazioni che ha portato il ragazzo a non aver più paura di prendersi la responsabilità di un eventuale strappo. Entro il 31 gennaio, se ce ne sarà occasione, o più tardi a giugno. Perché poi tra la volontà di cambiare aria e un club pronto ad assecondare le volontà di Pinto, ce ne corre. E se la plusvalenza sarebbe netta, la Roma non può scendere più di tanto nella valutazione del cartellino, considerando tra l’altro che il 15% spetta all'Inter. Oggi Nicolò, ad un anno e mezzo dalla scadenza, è valutato 35 milioni, 15 in meno di quest'estate. Il problema è che sinora nessuno ha mosso passi ufficiali e i pour-parler in Premier viaggiano al ribasso, intorno a quotazioni di 25 milioni. Il Tottenham è interessato. Ma anche Leicester e West Ham. Il nodo è sempre il solito, legato alla formula e accomuna la situazione di Nicolò a quelle di Shomurodov, Karsdorp e Vina. Pinto per cederlo chiede un prestito oneroso di almeno 7-8 milioni, garanzia così della conclusione dell'affare, senza nessun vincolo che possa metter in dubbio il felice esito dell'operazione, Lo stallo è servito. Ora bisogna soltanto capire se qualcuno recederà dalle proprie posizioni. Non dai propositi d'addio. Questi, al massimo, saranno rimandati a giugno.