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Il Messaggero

Mourinho, caccia alla rimonta ma va aggiustata la mira

Mourinho, caccia alla rimonta ma va aggiustata la mira - immagine 1
Lo Special One imposterà la partita cercando di segnare subito, come accaduto con Bodo e Leicester, portando nuovamente la gara in parità, poi ci sarà il resto del match per raddoppiare

Redazione

Non c'era occasione peggiore di quella contro il Salisburgo per avere Abraham e Dybala a mezzo servizio. La Roma, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, per passare il turno domani sera, dovrà vincere con due gol di scarto senza subirne, non un'impresa ma comunque qualcosa di molto complicato. Analizzando i risultati dei giallorossi dalla ripresa del campionato dopo la sosta Mondiale, sono state solo tre su undici le partite in cui la squadra di Mou ha vinto con due reti di scarto: in quella contro Fiorentina (2-0), con lo Spezia (0-2) ed Empoli (2-0). Poche e soprattutto contro squadre di media bassa classifica. Il Salisburgo è a un livello superiore, se non altro per la sue esperienza in Champions, ma ci sarà da considerare il fattore ambiente e la forma atletica degli avversari non ancora ai massimi livelli visto che il campionato austriaco è ripreso solo il 3 febbraio. Mourinho farà leva anche sul fattore psicologico, giocare il ritorno dei play-off come se fosse una finale aiuterà a raggiungere l’impresa. Imposterà la partita cercando di segnare subito, come accaduto con Bodo e Leicester, portando nuovamente la gara in parità, poi ci sarà il resto del match per raddoppiare.

Ecco perché se Dybala avrà un tempo nelle gambe, sarà molto probabile che giochi i primi 45 minuti. Agguantato l’1-0 l’Olimpico diventerà una bolgia e la mente dei calciatori troverà nuove energie. La Roma è abituata a vivere di tensioni per ribaltare le gare nei minuti finali, l’ultima volta è stato contro il Milan a San Siro con un gol di Abraham al minuto 92 grazie al quale è arrivato il pareggio (2-2). Non solo, conforta anche il dato degli xG (i gol previsti ma che non sono stati segnati) che è tra i più alti della Serie A. Questo significa che la Roma produce, ma ha enormi difficoltà a concretizzare. In Europa i gol realizzati sono solo 11, in Serie A 30, i terzini non hanno mai segnato e l'attacco si regge su poche individualità. All'andata, alla Red Bull Arena, con sei calci d'angolo, 20 cross e 9 tiri verso la porta non è arrivato mai il gol. Il reparto difensivo resta uno tra i più solidi della competizione con 8 gol subiti in 7 partite e anche quello che concede meno agli avversari. In sintesi, sia in Serie A sia in Europa Rui Patricio è tra i portieri meno impegnati e battuti. Se l'attacco trovasse con più facilità la porta, allora il cammino sarebbe meno incerto.